Il Protocollo d’intesa sottoscritto dal Governatore del Lazio, Renata Polverini e dal presidente di Farmindustria, Sergio Dompè, prevede tutta una serie di misure, tavoli ed iniziative tese a migliorare sia i costi, senza toccare il servizio e l’appropriatezza terapeutica, sia a promuovere il comparto. Il Lazio è, infatti, la seconda regione italiana per quanto riguarda l’export farmaceutico e la seconda anche per numero di addetti nel settore con 15.000 lavoratori, di cui 1.000 in Ricerca, oltre ai 5.000 che lavorano nell’indotto. La Farmaceutica è il settore al primo posto per esportazioni nella Regione Lazio con un +29% sul totale tra il 1999 e il 2009. Solo questo comparto ha determinato il 90% della crescita dell’export regionale.
I capisaldi dell’Accordo:
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Avviare un tavolo di confronto permanente finalizzato alla definizione di ipotesi di collaborazione per la ricerca di soluzioni atte a favorire la sostenibilità della spesa farmaceutica e più in generale sanitaria, nel rispetto dell’appropriatezza terapeutica e dell’accesso all’innovazione:
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Lavorare congiuntamente per lo studio e l’implementazione di strumenti getionali-organizzativi, rivolti alla logistica, con l’eventuale coinvolgimento di altre Associazioni di settore e/o delle Confindustrie territoriali. Specifiche progettualità potranno riguardare, in via sperimentale, bacini territoriali da individuare;
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Promuovere iniziative per l’attrazione di investimenti sul territorio della regione anche collegati all’indotto.
“Stiamo lavorando a molte iniziative per ridurre gli sprechi mantenendo sempre al centro il paziente – ha sottolineato il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini – e sicuramente questo Protocollo s’inserisce in questa serie di iniziative e valorizza certamente questo percorso”. “Speriamo di creare – ha spiegato la Polverini - le condizioni affinché il Lazio diventi sempre più attrattivo proprio perché nel nostro territorio sono presenti molte multinazionali”.
“Questo è il primo accordo complessivo – ha sottolineato Dompé – che sottoscriviamo con una regione. Il Protocollo testimonia l’impegno delle imprese del farmaco a collaborare perché ci siano margini di risparmio senza pregiudicare le prestazioni per i cittadini e le potenzialità di sviluppo di un settore fondamentale all’economia del territorio”. Non solo Lazio, però. Il presidente di Farmindustria ha specificato come “nei giorni scorsi ci siamo incontrati con il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani e abbiamo anticipato la volontà di trovare a livello regionale delle collaborazioni che siano l’esatta trasposizione di quanto fatto oggi nel Lazio”.
L.F.