Il nuovo Piano sociosanitario regionale è a forte rischio bocciatura. In realtà, come riportato oggi dal
Corriere di Verona, non si tratterebbe di una notizia propriamente 'inattesa', visto che, già due mesi fa, era stato lo stesso ministro della Salute,
Renato Balduzzi, ad affidare ad una lettera inviata all'assessore alla Sanità,
Luca Coletto, tutte le perplessità per un provvedimento che sembrava destituire eccessivamente di poteri la Giunta regionale.
Il nodo verrà definitivamente sciolto domani nel corso della riunione del Consgilio dei Ministri, dopo che verranno analizzate le controdeduzioni che entro questa sera saranno spedite a Roma dai tecnici dell'Ufficio legislativo del Consiglio regionale.
I punti del contendere sono quattro, anche se di questi, quelli giudicati particolarmente "gravi" sono i primi due: l'attribuzione del potere di nomina del futuro direttore generale della sanità al Consiglio regionale, su proposta del presidente della Regione; il parere vincolante attribuito alla Commissione Sanità sulle future schede ospedaliere e territoriali; la durata quinquennale del Piano, in contrasto con la normativa Statale secondo la quale le Regioni provvedono all'attuazione del Ssn in base a Piani triennali, coincidenti con il triennio del Piano sanitario nazionale; infine, l'obbligo per le Usl di rendere noti online i loro bilanci, pena un taglio compreso tra il 10% ed il 20% dei trasferimenti.