È stato diramato ieri il bollettino settimanale sulla situazione dell'assistenza nelle zone colpite dal terremoto. Il coordinamento degli interventi, realizzati dalle Aziende sanitarie, è dell'Assessorato politiche per la salute della Regione. È stata fissata la programmazione degli interventi per la settimana dal 22 luglio al 29 luglio prossimo, previsti dalla delibera della Giunta regionale 747/2012 “Interventi straordinari in materia sanitaria, socio-sanitaria e sociale a seguito dei recenti episodi sismici in Emilia-Romagna”.
Ecco la situazione assistenziale nelle aree terremotate.
Provincia di Modena
Il territorio colpito dal sisma comprende un’area di 967 chilometri quadrati, pari al 36% dell’intero territorio provinciale, al cui interno vivono oltre 227 mila persone. L’area, dal punto di vista socio-sanitario, è divisa in 3 Distretti: Carpi (104 mila residenti – comuni di Carpi, Campogalliano, Novi, Soliera), Mirandola (87 mila residenti – comuni di Camposanto, Cavezzo, Concordia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice, San Possidonio, San Prospero) e Castelfranco Emilia (74 mila residenti – comuni di Bastiglia, Bomporto, Castelfranco Emilia, Nonantola, Ravarino, San Cesario). Da evidenziare che non vi sono segnalazioni di danni alle strutture sanitarie del Distretto di Castelfranco Emilia.
Assistenza alla popolazione
Le strutture di accoglienza (al coperto e presso campi) attive per i cittadini impossibilitati a rientrare presso la propria abitazione sono attualmente, nella provincia di Modena, 27 (21 campi, 6 strutture al coperto). Assieme ad altre soluzioni abitative ed alberghi garantiscono ospitalità a 7.630 cittadini. I punti di accoglienza sono così distribuiti:
• Distretto di Mirandola: 3 strutture al coperto (148 ospiti) e 21 campi (5.453 ospiti)
• Distretto di Carpi: 2 strutture al coperto (34 ospiti) e 3 campi (745 ospiti)
• Distretto di Castelfranco Emilia: 1 struttura al coperto (11 ospiti) ed 1 campo (121 ospiti)
Per informazioni
Per fornire informazioni alla popolazione sui servizi sanitari l’Azienda USL ha attivato sia punti informativi a Carpi, Mirandola, San Felice, Massa Finalese e Finale Emilia che un numero telefonico dedicato.
Per gestire le ondate di caldo
Per gestire l’ondata di calore, l'Azienda USL ha attivato un monitoraggio quotidiano delle condizioni di salute della popolazione ed in particolar modo della popolazione a rischio nei campi (bambini di età inferiore ai 6 anni: 411 e anziani di età superiore ai 75 anni: 627) per individuare, in caso di criticità, eventuali soluzioni abitative alternative. Inoltre:
• tutti i campi di accoglienza sono stati dotati di sistemi di climatizzazione e di teli ombreggianti
• il Servizio di Sanità Pubblica regionale ha inviato al DIComaC (Direzione di comando e controllo corpo vigili del fuoco, struttura decisionale regionale di supporto) e ai territori colpiti dal sisma indicazioni specifiche per contrastare gli effetti dell’ondata di calore
• il servizio 118 ha attivato un collegamento costante con il coordinamento regionale degli interventi sanitari per la segnalazione di eventuali criticità legate all’ondata di calore: nel periodo 29 giugno-13 luglio è stata segnalata una sola chiamata al 118 riconducibile al calore dal campo Filippo Turati di San Possidonio; alla chiamata non è seguito ricovero.
Provincia di Ferrara
Il territorio colpito dal sisma comprende un’area di 413 chilometri quadrati, pari al 16% dell’intero territorio provinciale, al cui interno vivono circa 79 mila persone. L’area, dal punto di vista sanitario, copre l’intero Distretto Ovest (79 mila residenti – comuni di Bondeno, Cento, Sant'Agostino, Mirabello, Poggio Renatico, Vigarano Mainarda).
Assistenza alla popolazione
Le strutture di accoglienza (al coperto e presso campi) attive per i cittadini impossibilitati a rientrare presso la propria abitazione sono attualmente, nella provincia di Ferrara, 4 (2 campi, 2 strutture coperte). Assieme ad altre soluzioni abitative ed alberghi ospitano ad oggi 1.069 cittadini. I punti di accoglienza sono così distribuiti:
• Distretto Ovest: 1 struttura al coperto (19 ospiti) e 2 campi (419 ospiti)
• Distretto Centro: 1 struttura al coperto (126 ospiti)
Per le ondate di caldo
Per gestire l’ondata di calore,le Aziende USL hanno attivato un monitoraggio quotidiano delle condizioni di salute della popolazione ed in particolar modo della popolazione a rischio nei campi (172 bambini di età inferiore ai 6 anni e 112 anziani di età superiore ai 75 anni) per individuare, in caso di criticità, eventuali soluzioni abitative alternative. Inoltre:
• tutti i campi di accoglienza sono stati dotati di sistemi di climatizzazione e di teli ombreggianti
• il Servizio di Sanità Pubblica regionale ha inviato al DIComaC (Direzione di comando e controllo corpo vigili del fuoco, struttura decisionale regionale di supporto) e ai territori colpiti dal sisma indicazioni specifiche per contrastare gli effetti dell’ondata di calore
• il servizio 118 ha attivato un collegamento costante con il coordinamento regionale degli interventi sanitari per la segnalazione di eventuali criticità legate all’ondata di calore: nel periodo 29 giugno -13 luglio non sono giunte al 118 chiamate riconducibili al calore.
Provincia di Reggio Emilia
Il territorio colpito dal sisma comprende un’area di 458 chilometri quadrati, pari al 20% dell’intero territorio provinciale, al cui interno vivono oltre 121 mila persone. L’area, dal punto di vista sanitario, è divisa in 2 Distretti: Guastalla (65 mila residenti – comuni di Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla,Luzzara, Novellara, Poviglio, Reggiolo) e Correggio (56 mila – comuni di Campagnola, Correggio, Fabbrico, Rio Saliceto, Rolo, San Martino In Rio). Non si segnalano danni alle strutture sanitarie se non alla sede del Distretto di Guastalla e servizi territoriali di proprietà peraltro del Comune e nel Centro polivalente 32 di Reggiolo sempre di proprietà del Comune.
Assistenza alla popolazione
Le strutture di accoglienza (al coperto e presso campi) attive per i cittadini impossibilitati a rientrare presso la propria abitazione sono attualmente, nella provincia di Reggio Emilia, 4 (2 campi, 2 strutture coperte). Assieme ad altre soluzioni abitative ed alberghi garantiscono ospitalità a 314 cittadini. I punti di accoglienza sono così distribuiti:
• Distretto di Guastalla: 1 struttura al coperto (3 ospiti) e 1 campo (225 ospiti)
• Distretto di Correggio: 1 campo (25 ospiti)
• Distretto Reggio Emilia: 1 struttura al coperto (15 ospiti)
Nel Distretto di Correggio e Reggio Emilia non si segnalano particolarii problemi alla rete di assistenza.
Per le ondate di caldo
Per gestire l’ondata di calore, le Aziende USL hanno attivato un monitoraggio quotidiano delle condizioni di salute della popolazione ed in particolar modo della popolazione a rischio nei campi (172 bambini di età inferiore ai 6 anni e 112 anziani di età superiore ai 75 anni) per individuare, in caso di criticità, eventuali soluzioni abitative alternative. Inoltre:
• tutti i campi di accoglienza sono stati dotati di sistemi di climatizzazione e di teli ombreggianti
• il Servizio di Sanità Pubblica regionale ha inviato al DIComaC (Direzione di comando e controllo corpo vigili del fuoco, struttura decisionale regionale di supporto) e ai territori colpiti dal sisma indicazioni specifiche per contrastare gli effetti dell’ondata di calore
• il Servizio 118 ha attivato un collegamento costante con il coordinamento regionale degli interventi sanitari per la segnalazione di eventuali criticità legate all’ondata di calore: nel periodo 29 giugno-13 luglio non sono giunte al 118 chiamate riconducibili al calore
Note:
• Sono stati messi a disposizione della provincia di Modena posti letto a Reggio Emilia, a Quattro Castella ed a Villa Minozzo per accogliere anziani che, nella fase di prima emergenza, erano stati collocati in campi o strutture per anziani non idonee rispetto alle problematiche che presentano.
• Sono stati eliminati i 15 posti letto attrezzati con letti e brandine della Protezione Civile presso la Asp Rete e tenuti a disposizione per eventuali emergenze fino al 17 luglio.
Provincia di Bologna
Il territorio colpito dal sisma comprende un’area di 930 chilometri quadrati, pari al 25% dell’intero territorio provinciale, al cui interno vivono oltre 207 mila persone. L’area, dal punto di vista sanitario, è divisa in 2 Distretti: Pianura Est (125 mila residenti – comuni di Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Castelmaggiore, Castenaso, Galliera, Granarolo Emilia, Malalbergo, Pieve di Cento, S.Giorgio di Piano, S.Pietro in Casale, Caste D’Argile, Minerbio, Molinella) e Pianura Ovest (82 mila – comuni di Anzola, Calderara, Crevalcore, Sala Bolognese, Sant'Agata Bolognese, San Giovanni in Persiceto).
Assistenza alla popolazione
Attualmente, nella provincia di Bologna, è attivo un campo per i cittadini impossibilitati a rientrare presso la propria abitazione. Assieme ad altre soluzioni abitative ed alberghi garantisce ospitalità a 351 cittadini. Il campo è nel Distretto Pianura Ovest (Crevalcore) e ospita 142 persone, altri 209 residenti sono ospitati in strutture alberghiere.
Per le ondate di caldo
Per gestire l’ondata di calore,le Aziende USL hanno attivato un monitoraggio quotidiano delle condizioni di salute della popolazione ed in particolar modo della popolazione a rischio nei campi (172 bambini di età inferiore ai 6 anni e 112 anziani di età superiore ai 75 anni) per individuare, in caso di criticità, eventuali soluzioni abitative alternative. Inoltre:
• tutti i campi di accoglienza sono stati dotati di sistemi di climatizzazione e di teli ombreggianti
• il Servizio di Sanità Pubblica regionale ha inviato al DIComaC e ai territori colpiti dal sisma indicazioni specifiche per contrastare gli effetti dell’ondata di calore
• il servizio 118 ha attivato un collegamento costante con il coordinamento regionale degli interventi sanitari per la segnalazione di eventuali criticità legate all’ondata di calore: nel periodo 29 giugno-13 luglio non sono giunte al 118 chiamate riconducibili al calore