"Dal 2001 il saldo della mobilità extraregionale è stato sempre in peggioramento. Dal 2009 la curva è diventata abbastanza stabile ma nel 2011 è in leggero miglioramento ed è la prima volta che questa inversione di tendenza si verifica nell'arco di 10 anni”. Lo ha fatto notare il presidente della Regione e Commissario ad acta per il Piano di rientro in Sanità,
Gianni Chiodi, ieri mattina, a Pescara, nel corso della conferenza stampa in cui ha illustrato l'analisi della mobilità a livello regionale e delle singole Asl.
Dati interessanti emergono in relazione alla mobilità attiva, sul fronte del credito distinto per Regioni. I crediti maggiori vantati dall'Abruzzo sono verso il Lazio (48 milioni 815 mila euro), il Molise (15 milioni 206 mila euro) e verso la Puglia (11 milioni 951 mila euro) ed in tutti e tre i casi, il saldo, cioè considerando anche la mobilità passiva verso queste regioni, resta più che positivo. Solo nei confronti della Marche, che rappresenta la regione verso cui la mobilità passiva dell'Abruzzo e' particolarmente forte visto che incide per il 28,8% del totale, il saldo e' decisamente in perdita.
'Stranamente – ha sottolineato Chiodi – il Drg più ricorrente, cioè la prestazione ospedaliera per cui viene previsto il rimborso, è lo stesso per cui i pazienti delle altre Regioni vengono in Abruzzo e riguarda la sostituzione delle articolazioni maggiori ed il reimpianto degli arti inferiori. Evidentemente, qualcosa non quadra''.
''La motivazione di questo fenomeno – ha spiegato il governatore – visto che si riferisce principalmente alla Asl di Teramo, si lega alla vicinanza geografica di alcune strutture sanitarie, pubbliche e private, poste al confine tra Abruzzo e Marche''. Un esempio? Il 17% dei pazienti del distretto di S.Omero emigra verso una casa di cura privata di S.Benedetto del Tronto.
In relazione alla situazione delle singole Asl, il presidente della Regione ha fatto notare come nella Asl di Avezzano-Sulmona-L'Aquila, siano diminuiti i pazienti che vanno fuori regione per i ricoveri mentre sono aumentati i pazienti delle altre regioni che si recano in questa Asl per le prestazioni di specialistica ambulatoriale. Nella Asl di Lanciano-Vasto-Chieti, nel 2011 rispetto al 2010, la mobilità sia attiva che passiva ha subito una leggera variazione. Un segno positivo è dato dai ricoveri, sono aumentati quelli dei pazienti extra regione nella Asl e sono diminuiti i ricoveri dei pazienti della Asl nelle strutture fuori Regione.
Nella Asl di Pescara, nel 2011, rispetto al 2010, il saldo della la mobilità è rimasto essenzialmente stabile. Invece, il saldo 2011 è migliorato rispetto al saldo 2009. Nella Asl di Teramo, nel 2011, rispetto al 2010, la mobilità attiva resta stabile, bloccando il trend in diminuzione degli ultimi anni. Un segno positivo è dato dai ricoveri. Infatti, sono diminuiti i ricoveri dei pazienti della Asl nelle strutture fuori Regione.
La specialistica ambulatoriale presenta invece criticità principalmente legate alla problematica delle liste d'attesa. E per invertire questo trend occorreva puntare su personale specializzato ed attrezzature all'avanguardia: ''Avevamo il blocco totale del turn over – ha ricordato il Chiodi – quindi nessuna possibilità di assunzioni. Situazione che abbiamo potuto sbloccare solo nel momento in cui ci siamo presentati con i conti in ordine e con le carte in regola”.
“Non è un caso – ha proseguito – se nel 2011 è aumentato il numero delle assunzioni di medici e del personale infermieristico. Inoltre, abbiamo aumentato gli investimenti in particolare, 66 milioni di euro in più rispetto al 2008 per la specialistica, 31 milioni di euro in più per le attività diagnostiche, e 32 in più per l'attività clinica”.
E ancora, le azioni poste in essere nel 2011 nelle singole Asl “daranno risultati migliori nel 2012, ma intanto già si è interrotto il trend negativo degli anni passati della mobilità passiva per ricoveri – ha puntualizzato il governatore – per esempio, il reparto di medicina generale dell'ospedale di Sant'Omero, grazie alla convenzione con l'Università dell'Aquila, presenta nel 2011, 331 casi trattati in piuù rispetto al 2010 e sono migliorate anche chirurgia e cardiologia”.
Il presidio di S. Omero, dal maggio scorso, ha in pianta organica 24 infermieri e 10 medici in più rispetto al 2010. A L'Aquila, c'è stato il pieno recupero del presidio ospedaliero del San Salvatore dopo il sisma del 2009. Nel 2011, il numero dei ricoveri è stato pari quello del 2008.
Nella Asl di Pescara, tra le altre attività, si è accresciuta la qualità percepita dell'offerta delle strutture pubbliche attraverso il reclutamento di professionisti di fama. Nella Asl di Chieti, si è posto in essere un piano di investimenti finalizzato al rinnovo e al potenziamento del parco tecnologico. A Chieti è stata attivata la Pet, c'è stato il potenziamento delle Tac nel presidio teatino con due nuove apparecchiature di ultima generazione, sono state attivate la scintigrafia e la risonanza a Lanciano, una ''breast unit'' radiologica ad Ortona come centro di refertazione ad alta tecnologia e specializzazione delle mammografie e la robotica per l'oftalmologia.
''Abbiamo avviato un percorso di risanamento – ha continuato il presidente – che ci ha permesso di ottenere il pareggio di bilancio nel 2010 e nel 2011 l'avanzo di bilancio con buone possibilità anche nel 2012 considerando che il risultato economico del primo trimestre è positivo. Siamo, oltretutto, una delle quattro Regioni che hanno raggiunto un avanzo in sanità nel 2011. Le nostre Asl, quindi – ha concluso – stanno investendo, al di là delle chiacchiere, in professionalità ed attrezzature ed i primi rilevanti risultati si vedranno già a partire dal prossimo anno''.