toggle menu
QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

San Raffaele: “Da giornali incomprensibile interpretazione dei fatti. Speriamo non pregiudichi la fiducia dei cittadini nel sistema trapiantologico italiano”

27 settembre - L’Ospedale San Raffaele “non comprende la lettura dei fatti come finora riportati dagli organi di stampa. Auspichiamo che tali interpretazioni non pregiudichino la fiducia nel sistema trapiantologico italiano, limitando le aspettative di migliaia di pazienti italiani in attesa di un organo”. Ad affermarlo è lo stesso ospedale milanese in una nota in cui interviene sui presunti errori nel procedimento di espianto (al San Raffaele di Milano) e trapianto (al San Camillo di Roma) di cuore effettuato nel 2016.

“Il paziente di 48 anni - precisa l’ospedale nella nota in cui ricostruisce a grandi linee il caso - arrivava al San Raffaele in seguito a una sindrome da annegamento e conseguente arresto cardiaco. Per tale ragione veniva immediatamente valutato per escludere l’infarto miocardico come causa dell’evento. Gli esami strumentali, compresa la coronarografia, escludevano la presenza di patologie cardiache con particolare riferimento alle arterie coronarie”.

“Come da protocollo – prosegue il San Raffaele -, una volta accertata la morte con criteri neurologici e la non opposizione al prelievo di organi a scopo di trapianto, si è provveduto alla trasmissione delle informazioni cliniche al Centro Nazionale Trapianti. L’ultimo giudizio di idoneità è stato espresso dal chirurgo trapiantatore in sede di prelievo di organo, come previsto dalla procedura nazionale validata dal Centro Nazionale Trapianti”. L’Ospedale San Raffaele spiega che rimarrà “a disposizione degli organismi di vigilanza e controllo” per le eventuali verifiche sul caso.
 
 
27 settembre 2017
© QS Edizioni - Riproduzione riservata