16 giugno -
“La sentenza del Consiglio di Stato è evidentemente contraddittoria: da un lato riconosce le differenze tra originatori e biosimilari distinguendo tra pazienti naive, per i quali possono essere prescritti in maniera indifferente, e pazienti cronici, per i quali va mantenuta la terapia già iniziata. E, dall’altro, nega questa ed altre differenze, che pure esistono, consentendo che a scegliere i prodotti invece dei medici curanti siano i farmacisti ospedalieri”. Così Alessandro Sidoli, Presidente di Assobiotec, l’Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, che fa parte di Federchimica, ha commento
la sentenza del Consiglio di Stato su una delibera della Regione riguardante i biosimilari.
“Questo – ha aggiunto Sidoli - dimostra la complessità del tema, che non può essere lasciato a decisioni prese dai tribunali. È necessaria una normativa specifica, come peraltro già è avvenuto in quasi tutti gli altri Paesi, e che da noi è ancora in discussione in Parlamento. Assobiotec – conclude Sidoli - è a disposizione per contribuire alla migliore definizione di questa normativa, in maniera da tener conto della salute dei pazienti, della sostenibilità del Ssn e degli interessi dell’industria”.