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QS Edizioni - giovedì 28 novembre 2024

Ordine dei medici VV: “Alto senso civico e di sensibilità professionale”

14 marzo - Il consiglio direttivo dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Vibo Valentia, riunitosi in seduta straordinaria a seguito delle dimissioni dei 15 Primari dell’Ospedale di Vibo Valentia esprime “vicinanza ordinistica e solidarietà professionale” per l’iniziativa “così grave ed estrema, che trova giustificazione non in rivendicazioni economiche o di carriera, ma nel loro alto senso civico e di sensibilità professionale”. Ad affermarlo è, a nome del Consiglio Direttivo, il presidente Antonino Maglia in un comunicato pubblicato sul sito dell’Ordine.

“I Primari – prosegue Maglia -, congiuntamente e prioritariamente evidenziano le espoliazioni di strutture, reparti e servizi operate nel tempo nel presidio ospedaliero di Vibo Valentia. Denunciano altresì la grave situazione relativa alla precarietà strutturale, tecnologica, di risorse umane e organizzative presenti nella sanità provinciale vibonese a cui si aggiunge, come macigno insormontabile e punitivo il Decreto Commissariale sulla riorganizzazione sanitaria”.

Maglia riferisce quindi che “il Consiglio dell’Ordine approva totalmente il contenuto del documento di accompagnamento delle loro dimissioni e rileva come il Decreto Commissariale sia stato redatto senza che l’Ordine Professionale sia stato consultato o quantomeno informato nella fase programmatica e di rilevamento dei dati e dei bisogni sanitari, laddove manca qualsivoglia riferimento a dettami organizzativi che determinino e assicurino una equa, efficace e uguale ripartizione delle strutture operative ospedaliere in relazione al fabbisogno e alle esigenze della popolazione”.

I Presidenti dei Consigli Provinciali del gli Ordini dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della Calabria esprimono, dunque, “la loro preoccupazione e manifestano la loro vicinanza e solidarietà ai Primari Ospedalieri dell’A.S.P. di Vibo Valentia” e “sollecitano e auspicano che vengano prese in considerazione da parte degli organismi istituzionali, a qualsiasi livello, le giuste rivendicazioni e le motivazioni che hanno indotto i primari alla grave e preoccupante iniziativa, con l’avvio di un tavolo tecnico di concertazione che ridefinisca il documento di riorganizzazione della rete ospedaliera, premessa necessaria per il ritiro delle dimissioni dei colleghi ospedalieri, per le giuste aspettative di salute come costituzionalmente garantito per tutti i cittadini”.
14 marzo 2016
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