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QS Edizioni - giovedì 18 luglio 2024

D’Ambrosio Lettieri (CoR): “Cronaca di una bocciatura annunciata”

25 gennaio - “L'inadeguatezza tecnica, strutturale e organizzativa della rete sanitaria pugliese non solo non è stata affrontata e risolta in undici anni, ma è stata aggravata da sprechi e clientelismi celati dietro la coltre di nebbia alzata ad arte dalla propaganda della sinistra vendoliana che ha trovato una continuità di metodo e merito anche nel governo Emiliano”. La pensa così il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri (CoR), componente Commissione Sanità Senato, che definisce il Piano di riordino ospedaliero della Giunta Emilia una “cronaca di bocciatura annunciata”.
 
Per d’Ambrosio Lettieri, infatti, “nessuno può aver dimenticato le dichiarazioni entusiastiche del presidente della giunta regionale sui presunti miglioramenti dell'assistenza sanitaria pugliese, in occasione della presentazione, solo qualche settimana fa, dei dati relativi alla situazione degli ospedali commissionati alla Scuola superiore Sant'Anna. Una sorta di arma di distrazione di massa, una incomprensibile ulteriore perdita di tempo, considerati gli strumenti già messi a disposizione dall'Agenas, mentre a Roma arrivava un piano di riordino evidentemente inadeguato rispetto alla situazione reale. Una situazione che vede da una parte ospedali in deficit e al collasso e la richiesta perentoria del governo nazionale di rientrare nei limiti imposti dalla legge,dall'altra la necessità di garantire i livelli essenziali di assistenza a fronte di risorse umane, economiche e strutturali assolutamente insufficienti”.

“Tutto ciò che non è stato fatto in undici anni, deve essere fatto in un mese. Il riordino ospedaliero, oltretutto, tra tagli e ridimensionamenti per stare al budget, non può prescindere dal potenziamento dei servizi territoriali, dalla individuazione degli ospedali di base, dalla dotazione organica che ne garantisca l'efficienza. Per fare questo – conclude d’Ambrosio Lettieri - occorrono coraggio, responsabilità e visione strategica di fronte alla complessità del sistema. Una visione che, francamente, sinora non si è vista”.
25 gennaio 2016
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