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QS Edizioni - giovedì 18 luglio 2024

Maroni: “Ci saranno migliori servizi, minori costi e riduzione del carico fiscale per i cittadini”

6 agosto - "Quando ho deciso di assumermi la responsabilità diretta della riforma, sapevo quel che rischiavo: ci ho messo la faccia e, se non l'avessi fatto oggi, non saremmo qui a parlare di questa legge di riforma del Servizio socio-sanitario. Sono molto soddisfatto, non è una vittoria mia, è una vittoria dei cittadini lombardi: la riforma va nella direzione giusta per garantire migliori servizi, minori costi e riduzione del carico fiscale per i contribuenti". Ha introdotto così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni la conferenza stampa nel corso della quale ha illustrato gli elementi qualificanti della riforma approvata, ieri sera, in Consiglio regionale. Erano presenti i consiglieri regionali Fabio Rizzi e Angelo Capelli, relatori del provvedimento in Aula consiliare.

Il presidente Maroni ha poi specificato come "la norma che prevede che entro fine ottobre si possa ritoccare un allegato - ha detto con forza - significa è un allegato, e la legge c'è. Qualche modifica dei confini si può fare. Ciò che conta di più  è che sono stati confermati tutti i principi del 'Libro bianco', che contiene il progetto del nuovo welfare lombardo". La legge sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia tra pochi giorni.
"Questa è la 'Fase 1-Sanita'' - ha sottolineato Maroni -, cui seguirà la 'Fase 2-il Sociale", di cui ci occuperemo da settembre, perché dal 1 ottobre vogliamo applicare le nuove disposizioni in materia di reddito di autonomia".

"Staremo molto attenti quando nomineremo i nuovi direttori generali - ha poi annunciato il presidente -, perché abbiano un nuovo approccio culturale: la nuova Asst ha due rami d'azienda, l'ospedale e il sociale". "E questa riforma - ha ribadito - non è fatta per risparmiare, i risparmi saranno re-investiti nel Sistema socio sanitario".
 
Tornando all'approvazione della legge di riforma, il presidente Maroni ha ringraziato i relatori, i consiglieri regionali Fabio Rizzi e Angelo Capelli, evidenziando come ci sia stato "un grande gioco di squadra, per arrivare ad approvare la misura piu' importante di meta' legislatura". "Una bella sfida - ha detto ancora - per realizzarla serviranno persone che ci credono, convinti della legge e dei suoi contenuti. Ora seguira' la nomina dell'assessore al Welfare, che si occuperà dei due settori".

Rispondendo alle domande dei giornalisti circa il nuovo assessore, che sarà nominato entro il 31 agosto, e che gestirà la legge di riforma, il presidente Maroni ha assicurato di aver in mente l'esatto profilo di chi ricoprirà questa carica: "Deve essere uno che condivide la legge, ci crede fino in fondo e vuole attuare una riforma con tanti cambiamenti condivisi con chi opera sul territorio". "Il nuovo assessore - ha proseguito -dovrà andare a parlare con gli operatori, e, per questo, deve essere in grado di interloquire con chiunque, deve essere anche un buon comunicatore". "Terza e ultima caratteristica - ha concluso Maroni -: deve essere disponibile a lavorare almeno 12 ore al giorno".

"Abbiamo approvato una legge che e' cristallizzata nella forma che e' stata votata. L'Allegato 1 non e' una zona franca, estranea a questa decisione". Ha precisato il consigliere regionale Angelo Capelli, durante la conferenza stampa di presentazione della nuova legge che regola la Sanita' lombarda, della quale e' stato relatore insieme al consigliere Fabio Rizzi, facendo, dunque, subito chiarezza rispetto ad alcuni articoli apparsi oggi sulla stampa.
Per Capelli, nell'ambito della mediazione con le minoranze, "potrebbero essere valutati eventuali ritocchi marginali, per ottimizzare il provvedimento solo nel caso emergessero elementi che vanno in questa direzione". La forma giuridica delle Asst è quindi "un punto di non ritorno rispetto alla funzione che hanno: è  un'evoluzione della Legge regionale 31, non una rivoluzione giacobina. E' la vera applicazione della sussidiarieta', perché al centro della Legge c'è il cittadino". "Abbiamo voluto le Asst - ha continuato Capelli - come garanzia di professionalita', ricerca, eccellenza e servizio. Le Asst sono strumenti, non la struttura della legge". 
 
6 agosto 2015
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