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QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

Come cambierà la sanità lombarda. Punto per punto la riforma "Maroni"

31 dicembre - La riforma fortemente voluta da Maroni poggia su tre assi fondamentali: libertà di scelta della persona; competitività tra le strutture pubbliche e private, determinata dal sistema degli accreditamenti; rafforzamento della separazione delle competenze tra programmazione ed erogazione dei servizi, attraverso l’introduzione di un meccanismo terzo di controllo e della centralizzazione della regia degli acquisti che generi economia di scala (ASSL – AISA – ARCCS ed ARCA).

Si tratta di tre aspetti che riprendono in pieno lo spirito incarnato dalla Legge 31/97. Vengono poi introdotti alcuni elementi di novità. In particolare gli articoli 6 e 7 prevedono una riorganizzazione dell’Agenzia per la Tutela della Salute con le Articolazioni Socio Sanitarie Territoriali (ASSL) e le Aziende Integrate per la Salute e l’Assistenza (AISA), nella declinazione della Rete Socio Sanitaria Lombarda. Le ASSL, in numero limitato, ricevono dall’Assessorato di competenza le funzioni di programmazione e controllo, con la relativa assegnazione delle risorse economiche e le AISA, in numero congruo per una corretta gestione del Territorio di propria competenza e declinate nei POT e nei PreSST, unitamente a tutte le altre Strutture presenti sul Territorio stesso, concorrono all’organizzazione ed all’erogazione delle prestazioni, prevedendo un ampliamento ed una razionalizzazione dell’offerta, costituendo una rete ambulatoriale specialistica territoriale ed ottimizzando la rete specialistica ospedaliera e rispondendo alle linee guida previste dai primi due articoli della presente legge circa la valorizzazione dell’assistenza territoriale e l’adeguata presa in carico della cronicità e della bassa intensità di cura e medio-alta complessità assistenziale, intersecando fortemente il Sistema Sanitario con quello Socio Sanitario e prevedendo una stretta collaborazione ed integrazione con gli Enti Locali per le competenze Sociali, nella realizzazione di una Rete Ospedaliero Territoriale rispondente al reale bisogno espresso dalle persone e dalle famiglie.

Le AISA, dotate di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia imprenditoriale, contribuiscono a garantire l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza sanitari e socio sanitari in un ottica di integrazione, secondo criteri di appropriatezza clinica, efficacia ed efficienza orientati ad un percorso di cura globale della persona fragile e cronica, in ottemperanza a quanto previsto dal Piano Socio Sanitario Lombardo e secondo i criteri di programmazione e controllo stabiliti dalla ASSL territorialmente competente.
Alle AISA afferiscono le attività erogative svolte dalle ASL e dalle AO prima dell’entrata in vigore della presente legge, ad eccezione di quanto previsto dal precedente articolo 6 e dal successivo articolo 9 ed il modello organizzativo sarà articolato su diversi livelli di intensità assistenziale ospedalieri e territoriali.

L’AISA individua le proprie UCCP di norma organizzate in sede unica, ben identificabili dal cittadino, e costituite all’interno di strutture quali presidi ospedalieri, poliambulatori, strutture distrettuali collegate informaticamente con l’Azienda di appartenenza e dotate di strumentazioni di base, costituiscono sedi privilegiate per l’esercizio della medicina di iniziativa nei confronti dei pazienti cronici.

Il Presidio Ospedaliero Territoriale (POT) ed il Presidio Socio Sanitario Territoriale (PreSST) rappresentano forme di UCCP dell’AISA. Tali funzioni possono essere erogate anche da soggetti di diritto privato.
Le AISA inoltre possono stipulare specifiche convenzioni tra loro e con tutte le realtà produttive, commerciali e di servizi insistenti sul territorio regionale, delle Regioni limitrofe, oltreché internazionali, della durata ritenuta più opportuna fino al massimo della scadenza del quinquennio previsto nel Piano Socio Sanitario Lombardo, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Piano stesso ed al miglioramento delle prestazioni erogate alla persona ed alla famiglia.

Viene inoltre istituita l’Agenzia di Controllo del Servizio Socio Sanitario Regionale, quale ente di diritto pubblico, dotato di autonomia amministrativa, organizzativa, contabile e gestionale, nei limiti previsti dalla presente legge. L’Agenzia opera quale organismo tecnico-scientifico indipendente dalle funzioni di governo, di programmazione e di acquisto. E’ titolare delle funzioni di vigilanza e controllo del servizio sociosanitario regionale. Nell’esercizio delle sue funzioni l’Agenzia elabora un sistema di controllo produzione e qualità da considerare, da parte degli enti titolari delle funzioni di programmazione e acquisto, nella definizione dei volumi e della tipologia delle prestazioni.

L’Agenzia persegue alcuni obiettivi fondamentali: razionalizzare le strutture attualmente preposte all’espletamento del sistema dei controlli, garantendo la completezza delle competenze necessarie; separazione dei ruoli; semplificare e uniformare le procedure di controllo e le modalità attuative; standardizzare strumenti, modulistica e sistemi informativi di controllo.

Vengono definiti organi della ASSL, delle AISA e degli IRCCS il Direttore Generale, il Direttore Sanitario e il collegio dei revisori dei conti; il primo è anche il Rappresentante Legale dell’Azienda ed è coadiuvato dal Direttore Amministrativo, dal Direttore Sociale e dal Direttore Assistenziale, identificati, con nomina da parte del Direttore Generale stesso, tra i responsabili di Struttura Complessa o Semplice rispettivamente del Dipartimento Amministrativo, dei Dipartimenti Sociali e del Dipartimento delle Professioni Sanitarie (DPS).

Altra novità è l’istituzione del Consorzio Lombardo dei Farmaci, delle Protesi, dei Presidi e dei Dispositivi Medico Chirurgici (CoLFaPPDiMC), deputato a produrre raccomandazioni circa l’utilizzo appropriato, efficace ed efficiente dei farmaci, delle protesi di nuova introduzione o di nuova indicazione.

Prevista, infine, l’istituzione dell’Assessorato alla Salute e Politiche Sociali (Welfare), riassumendo le deleghe in essere rispettivamente all’Assessorato alla Salute e all’Assessorato alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Volontariato e Pari Opportunità.
31 dicembre 2014
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