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QS Edizioni - giovedì 28 novembre 2024

D’Ambrosio Lettieri (Pdl): “Costituzione non può essere tirata per la giacca”

22 novembre - “Al governo Vendola e alla sua maggioranza, a giudicare dalle reazioni a dir poco scomposte sul piano di rientro sanitario, evidentemente non deve essere molto chiaro che la Costituzione italiana non può essere tirata per la giacca a seconda del proprio tornaconto. I principi in essa contenuti valgono sempre, anche quando non fa comodo”. Così il senatore Pdl Lugi D’Ambrosio Lettieri risponde alla Giunta pugliese e difende l’operato dell’Esecutivo dopo le polemiche scaturite dalla decisione del Cdm di impugnare di fronte alla Consulta due leggi regionali riguardanti il Piano di rientro.
“La puntuale, pacata, dettagliata spiegazione del ministro Fitto – prosegue la nota di Lettieri - sull’impugnazione delle due leggi regionali pugliesi dinanzi alla Corte Costituzionale, dimostra non solo che da parte del Governo non vi è alcuna preclusione, arroganza o pregiudizio, tantomeno disegni vessatori nei confronti della comunità pugliese. Al contrario, fa emergere con chiara evidenza le responsabilità oggettive del governo regionale: il conto che la Corte Costituzionale presenta alla Regione Puglia è salatissimo se si pensa alla percentuale altissima di sonore bocciature di  leggi pugliesi rispetto a quella di altre regioni”.
“Giudicate voi chi è il vero killer della Puglia – afferma il senatore Pdl - : il Governo che tutela i cittadini facendo rispettare la Costituzione , oppure chi presenta leggi impresentabili?
La verità è che la sinistra vendoliana sta tentando di cucirsi addosso il vestitino del vittimismo per nascondere il disastro in cui è stata capace, in pochi anni, di far precipitare la Puglia e i pugliesi e per scaricare sul governo nazionale le proprie incapacità e inadempienze. Al massimo, la sinistra può essere vittima di se stessa”.
Per Lettieri il problema è che la sinistra pugliese fa solo slogan. “Acqua pubblica, nucleare, edilizia, sanità, ambiente, occupazione: solo slogan la cui eco in una campagna elettorale mai finita per un presidente sempre più viaggiatore e meno governatore, si riflette oggi in uno spaccato inquietante di inconcludenza e di disfatta totale. Non sappiano se a prevalere nella  sinistra sia l'insopprimibile tendenza a soffocare l'azione legislativa dentro i nodi ideologici sui quali si costruiscono inconsistenti motivazioni ai continui no a prescindere. Oppure se sia la spinta populista e demagogica ad ispirare proposte e progetti politici che creano nella comunità una speranza destinata a spegnersi nei labirinti dell'inganno e dell'irresponsabilità. Sappiamo di per certo, però, che a farne le spese sono i cittadini pugliesi”.
22 novembre 2010
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