26 marzo -
"I dati della relazione dell'Istituto superiore di sanità per l'Avvocatura dello Stato, depositata nell'ambito del processo di Chieti sull'inquinamento del sito industriale di Bussi, sono a dir poco scioccanti. Un bacino di 700 mila persone, compresi scuole e ospedali, sarebbe stato rifornito con acqua contaminata da cloruro di vinile, tricloroetilene, piombo e mercurio, cioè con alcune delle sostanze più pericolose che si possano immaginare. Il tutto, a quanto apprendiamo, fino al 2007, e cioè fino a quando non stati chiusi i Pozzi Sant'Angelo. Sulla mancata bonifica del sito industriale di Bussi ho già presentato un'interrogazione parlamentare, ma adesso è chiaro che è necessario un intervento tempestivo e chiarificatore del governo, anche per scongiurare l'allarme nella popolazione". Lo ha detto la senatrice del Pd,
Stefania Pezzopane.
"E' evidente - prosegue Pezzopane - che il sito di Bussi deve essere oggetto di bonifica e di risanamento ambientale e la popolazione dell'area di Pescara deve essere sottoposta a screening epidemiologico a campione per stabilire se la contaminazione abbia avuto delle conseguenze sanitarie. Preoccupa poi la totale mancanza di comunicazione sui rischi correlati alla presenza in falda delle sostanze inquinanti, che non ha messo in condizione i cittadini di fare scelte consapevoli. Come è stato possibile che nessuno sapesse? Ora è necessario che l'intera vicenda sia affrontata con tempestività, efficacia e trasparenza, a completa tutela dei cittadini".