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QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

D’Ambrosio Lettieri (PdL): "Regione dia risposte immediate"

6 maggio - “La Puglia maglia nera in tema di livelli essenziali di assistenza purtroppo non ci meraviglia, ma se da una parte non è più tollerabile che si continui a giocare con il diritto dei cittadini a ricevere le cure e l’assistenza necessarie, oltre che di poter usufruire di un sistema di prevenzione efficace e capillare, dall’altra è ormai indifferibile il momento di affrontare nelle sedi opportune, con serietà e coraggio, il problema dei Lea e della riforma del sistema sanitario nazionale, ivi compresa la ridefinizione dei costi standard e del riparto dei fondi, tra cui va inserito il principio della deprivazione sociale”. Lo dichiara in una nota il senatore del PdL Luigi d’Ambrosio Lettieri.
 
“La denuncia, in Puglia, della Fimmg – prosegue il senatore PdL - sull’emergenza relativa ai fondi e ai criteri per garantire l’assistenza domiciliare certo non può restare inascoltato, come non può restare lettera morta la denuncia dei manager della prevenzione delle Asl italiane.Sono intervenuto spesso in questi anni, anche in maniera costruttiva per poter contribuire a migliorare una situazione resa ormai insostenibile da otto anni di gestione Vendola, ma mi rendo conto che nulla cambia nelle politiche sanitarie di questo governo, se non in cambi di poltrone e negli aggettivi con cui si connotano queste operazioni per rafforzare la propaganda. Nei prossimi giorni interesserò il Ministro per la Salute perché ponga in essere tutti gli strumenti necessari a fermare una emorragia di carenza di servizi che rischia di compromettere seriamente il sistema sanitario regionale pugliese già messo a dura prova da tagli di servizi anziché di sprechi”.
 
“Mi auguro – continua la nota - che la Regione Puglia sappia dare risposte convincenti alle obiezioni sollevate dal segretario della Fimmg, Sportelli sul caso specifico della riduzione dei fondi per l’assistenza domiciliare. Diminuire l’ospedalizzazione, laddove non vi sono patologie, controlli e interventi che la richiedano necessariamente, è un fatto positivo, ma solo se alla chiusura degli ospedali e al taglio dei posti letto corrisponda il potenziamento della rete assistenziale territoriale”.
 
“Detto questo, - specifica - ritengo che non possa passare sotto silenzio neanche l’allarme lanciato dai manager dei Dipartimenti della prevenzione delle Asl italiane durante una Convention tenutasi a Bologna il 5 aprile scorso, secondo cui il 5% dei finanziamenti destinati per legge alla prevenzione non viene usato correttamente e continua la dispersione tra le varie funzioni e discipline. Un allarme che la dice lunga su quanto accade nelle Regioni e in quale deleteria direzione si sta avviando il nostro sistema sanitario. Perché non diventi una strada di non ritorno, occorre muoversi subito”.
 
“Aprire, quindi, - evidenzia d’Ambrosio Lettieri - un confronto maturo e responsabile tra le forze politiche, nelle sedi appropriate, per superare le gravi criticità che rischiano di indebolire e scardinare il modello universalistico e solidale della nostra sanità, è una condizione necessaria e indifferibile. Quello della prevenzione collettiva e della promozione della salute è, tra l’altro, un tema fondamentale che, se affrontato correttamente, ha certamente ricadute positive non solo sulla salute dei cittadini, ma anche da un punto di vista economico e sociale”.
6 maggio 2013
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