28 luglio -
Vediamo quali sono i decreti approvati in questi giorni da
Renata Polverini, non come presidente della Regione Lazio, ma in veste di Commissario per il rientro dal deficit sanitario.
Tagli all’oncologia. Il decreto numero
50 prevede un abbattimento del
90% del costo dei ricoveri in day hospital (in particolare nel caso di chemioterapia non associata a diagnosi secondaria di leucemia acuta). Nello stesso decreto si parla anche di farmaci biologici per la lotta ai tumori che potrebbero essere utilizzati anche al di fuori dei reparti oncologici. Sul fronte della lotta ai tumori c’è un altro il decreto, il numero
59, che riorganizza l’oncologia nel Lazio attraverso delle macro aree che sono così grandi da distare anche centinaia di chilometri, come quella che vedrebbe unire il policlinico Umberto primo con Tivoli e Frosinone.
Blocco totale del turnover. Il provvedimento più contestato. Fino ad ora era permessa l’assunzione di nuovi medici e infermieri pari al
10% del personale che era andato in pensione. Ora anche questa possibilità è annullata completamente e addirittura è vietata l’assunzione di quel personale per il quale era stata autorizzata e avviata da tempo la pratica burocratica. Questa operazione dovrebbe portare ad un risparmio, per le casse della Regione Lazio, quantificabile in
35,7 milioni di euro.
Compartecipazione alla riabilitazione dei minori. Altro decreto fortemente contestato. Prevede che dal primo luglio venga introdotta una quota di compartecipazione a carico del paziente minore quando l’erogazione della riabilitazione è di mantenimento, ossia per il malato cronico.
Case di cura neuropsichiatriche. Altro taglio previsto dai decreti del Commissario Renata Polverini è quello per il pagamento delle prestazioni delle case di cura neuropsichiatriche. In questo caso c’è un taglio generalizzato che dovrebbe portare a un risparmio complessivo di
45,709 milioni di euro.