15 luglio -
Botta e risposta tra il presidente della Regioni Vasco Errani e il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli che ha definito la rinuncia alla restituzione delle deleghe da parte delle Regioni come un “positivo cambio di rotta”. Immediata la reazione del presidente Errani che ha chiarito la posizione assunta: “La rotta è confermata ed è scritta nero su bianco nel documento approvato dalla Conferenza delle Regioni”
“Mi spiace che il Ministro Calderoli tenti di strumentalizzare la posizione delle Regioni, ciascuno faccia il suo mestiere” ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani.
“Le Regioni – prosegue Errani – hanno confermato tutte le loro posizioni assunte in queste settimane all’unanimità e hanno accantonato la restituzione delle deleghe, ribadendo che considerano fondamentale così come stabilito dall’articolo 119 della Costituzione che alle deleghe stabilite corrispondano le relative risorse. All’unanimità hanno sottolineato con forza la insostenibilità della manovra varata dal Governo per le conseguenze che avrà sui bilanci regionali e quindi su servizi fondamentali per cittadini ed imprese”.
Quindi nessun cambiamento di rotta, ha aggiunto Errani. Anzi, la rotta è confermata.
E ancora, Errani ha commentato anche le dichiarazioni del Ministro Fitto il quale si è detto compiaciuto della “ ritrovata unità delle Regioni”. “Il ministro – ha detto Errani – sa anche che le Regioni sono sempre state unite nel giudizio sulla insostenibilità della manovra, giudizio confermato nel documento approvato oggi. In verità questa unità è sempre stata ribadita a in tutte le occasioni istituzionali, così come più volte è stata sottolineata la necessità di trovare un accordo con il Governo, fermi restando i saldi, per riequilibrare la Manovra. Fino ad ora il Governo non ha voluto ascoltare le nostre buone ragioni, vedremo nelle prossime settimane se qualcosa cambierà, come noi ci auguriamo. La Conferenza delle Regioni – ha concluso Errani – è autonoma e assume posizioni istituzionali. Questo è un bene per il Paese e credo che debba essere considerato un valore anche per le Istituzioni, prima di tutto per il Governo”.