6 agosto -
“Apprendiamo che nell'incontro di ieri tra Lega e Formigoni, il Carroccio, oltre a conquistare poltrone più prestigiose per i propri direttori generali nelle aziende sanitarie lombarde, ha chiesto di trasferire il call center che gestisce i Centri Unici di Prenotazione (CUP) delle stesse da Paternò (CT) alla Lombardia”. Lo ha affermato Florindo Oliverio, segretario generale della Funzione Pubblica CGIL Lombardia. “Ci chiediamo – prosegue il sindacalista in una nota - se la Lega sarà così scrupolosa da chiedere di riportare Infrastrutture Lombarde alla mission per cui era stata creata: cioè, invece che fare da consulente e appaltatore per la Giunta calabrese di Scopelliti, occuparsi della realizzazione di strutture per la sanità e i servizi regionali”.
“Il modello lombardo – specifica - , lo diciamo da tempo, si basa su un centro di potere vero e tentacolare, che ha ridotto i diritti delle persone a bisogni cui rispondere col mercato delle prestazioni. Ha usato il privato per interessi diversi dal migliorare i servizi di salute sul territorio, anche penalizzando le professionalità degli operatori. E dai resoconti pubblicati sugli interrogatori del faccendiere Daccò è stato pure svelato come l'intervento privato nel welfare lombardo sia servito anche a ridurre i diritti e i costi del lavoro”.
“La Lega – conclude Oliviero - fa da ultimo puntello a una Giunta ormai discreditata dalle inchieste. Le forze democratiche lombarde, e tra queste chi rappresenta il lavoro, si adoperino per ridefinire un modello di welfare alternativo che restituisca la dignità di diritti al bisogno di salute dei cittadini”.