15 ottobre -
Sul primo prelievo multiorgano in Sardegna da donatore a cuore fermo controllato, eseguito venerdì 11 ottobre nell’Ospedale SS. Annunziata di Sassari, esprime soddisfazione l’assessore alla Sanità
Armando Bartolazzi che nei mesi scorsi ha proposto l’istituzione del tavolo tecnico regionale dedicato a questo specifico trapianto.
“Si aprono nuove promettenti prospettive per la nostra isola nel settore dei Trapianti – commenta Bartolazzi -: questa procedura consente di ampliare il numero di potenziali donatori contribuendo a soddisfare la domanda dei pazienti sardi in attesa di trapianto nella nostra isola, e rafforzando contestualmente la rete di interscambio nazionale. La donazione a cuore fermo è una tecnica innovativa, già presente nelle realtà più avanzate del nostro paese e che ora porta la nostra regione fra i punti di riferimento nazionali nel settore. La Sardegna vanta già da tempo un consolidato background nell’ambito trapiantologico, cosa che ha consentito di individuare nell’ARNAS Brotzu e nell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari i due punti di riferimento per l’introduzione di una nuova tecnica ad alta complessità che a pochi mesi dall’ok dell’esecutivo regionale è già una realtà. E’ stata
la delibera regionale 29/1 dello scorso 7 agosto ad introdurre per la prima volta in Sardegna il Programma di donazione e prelievo di organi a cuore fermo, con l’istituzione di un apposito tavolo tecnico di appoggio presso la Direzione Generale della Sanità”.
Elisabetta Caredda