20 febbraio -
“Non è tollerabile che una donna in coma venga lasciata per quattro giorni in Pronto soccorso, vanno individuate le responsabilità precise di chi ha consentito questo scempio.” Ad affermarlo Giuseppe Scaramuzza, segretario regionale di Cittadinanzattiva Lazio, in merito alla donna in coma che da quattro giorni staziona presso il Pronto soccorso dell’Umberto I, legata ad una barella.
“Se da una parte vediamo che i pronto soccorso sono ingolfati da richieste inappropriate dei cittadini che non hanno alternative sul territorio – ha detto – in questo caso appare evidente che c’è un problema di carenze organizzative e di posti letto, visto che la signora poteva essere assistita in manie a adeguata solo in un reparto cosiddetto di alta intensità. La triste novità è questa: che i Pronto soccorso sono diventati un reparto di degenza, a Roma più che mai”.
Per questo Cittadinanzattiva ha chiesto che “la Regione convochi con urgenza un tavolo di confronto anche con le organizzazioni civiche e di tutela dei pazienti per valutare il da farsi e prendere decisioni immediate su una situazione ormai drammatica”.