16 febbraio -
"Accuse infondate e le foto sono false. Provo una profonda amarezza, si può fare anche lotta sindacale ma senza violare la privacy e la dignità delle persone, soprattutto quelle più fragili. Noi non abbiamo nulla da nascondere". Lo ha detto il direttore generale del San Camillo-Forlanini, Aldo Morrone, in risposta a quanto riportato dagli organi di stampa in questi giorni sulla situazione di emegenza verificatasi persso il pronto soccorso dello stesso ospedale.
“Per quanto riguarda i sotterranei, di cui oggi un quotidiano pubblica delle foto - ha spiegato il Dg - ho trovato al mio arrivo un padiglione occupato da 172 persone, tra cui anche minorenni, con una promiscuità di uomini e donne inaccettabile, che abbiamo denunciato alle autorità competenti”.
Per Morrone sono quindi “false” le accuse sulla presenza di tossicodipendenti e prostitute, “abbiamo potenziato controlli e vigilanza ed abbiamo utilizzato parte di quelle strutture per accogliere con la Caritas i senza fissa dimora durante i giorni dell’emergenza maltempo”.
Riguardo poi le foto riguardanti la situazione dei pazienti nel pronto soccorso, Morrone ha spiegato come si sia “lavorato 24 ore per identificare le persone ritratte distese sui materassi. In un caso si tratta di una paziente di 83 anni arrivata con un arresto cardiocircolatorio ed è stata ricoverata dopo l’intervento di urgenza del medico al pronto soccorso in cardiologia; l’altro paziente, invece, che risale addirittura al 9 gennaio, aveva un sospetto infarto”.
“In entrambi in casi sono state effettuate pratiche previste dalle linee guida dell’American Health Association - ha concluso – e mi chiedo che senso ha tirare fuori una foto dello scorso gennaio e causalmente durante la visita di un consigliere regionale”.