4 settembre -
"La “novità” del medico-pediatra scolastico è il primo passo per andare verso un nuovo modello di benessere e per mettere la prevenzione al centro della organizzazione sanitaria. È il tempo di agire in questa direzione, mettendo in campo tutte le competenze in campo con generosità, passione e intelligenza. Per questo riteniamo fondamentale avviare con tutti i soggetti un'ampia ed approfondita interlocuzione”, così
Elio Rosati, segretario regionale di Cittadinanzattiva Lazio in merito alla proposta di istituire il medico scolastico nelle scuole laziali.
"Una proposta che deve ora essere tradotta in legge regionale e eventualmente in disposizione nazionale coinvolgendo tutti gli attori: pediatri, medici di base, infermieri, mondo della scuola, Dipartimenti di prevenzione. Su questo fronte sarà necessario immaginare anche il coinvolgimento di altri soggetti come gli psicologi. È una sfida di innovazione che supera un modello che ha fatto a pezzi il welfare e che ha privilegiato “le professioni” e le prestazioni a tariffa anziché la prevenzione. È soprattutto un modo per mettere la prevenzione al centro della organizzazione sanitaria. Questo vuole dire investire sul futuro, investire sulle competenze mediche e sanitarie presenti, fare in modo che i “mondi” della scuola e della sanità si aprano ed interagiscono in un modello nuovo di intervento che leghi il sociale al sanitario, il territorio all'ospedale e ai percorsi di cura dedicati.”
“Siamo disponibili a discutere con tutte le parti sanitarie - medici di base, pediatri, infermieri, psicologi e mondo della scuola - per avviare questa azione politica mirata a costruire un nuovo modello integrato di competenze, di luoghi, di esperienze da mettere al servizio del mondo dei minori. È una sfida rilevante alla quale tutti dobbiamo partecipare attivamente con passione, competenza e innovazione strategica".