19 maggio -
Prima Formigoni, poi il friulano Tondo, ora Errani. Non è ancora accordo ma è certo che l'apertura di credito del ministro Calderoli nei confronti del presidente uscente ha lasciato il segno. "Ho chiesto a Berlusconi di rifletterci con una certa urgenza. Errani ha operato sempre in maniera equilibrata, dimostrandosi interlocutore istituzionale. Se potessi scegliere, io lo terrei". Aveva detto pochi giorni fa. E ieri gli ha fatto eco Tondo che ha definito "politicamente accettabile", l'eventuale intesa sul nome di Errani. "Nel momento in cui si deve realizzare il federalismo - ha detto - è politicamente accettabile farlo con un accordo con l'opposizione e, quindi, la conferma di Errani non fa una piega. Poi si vedrà giovedì". Se lo scambio - presidenza/federalismo - ha un senso lo sapremo domani. Intanto Errani sembra mettere le mani avanti dichiarandosi "disponibile a discutere" di una versione "più seria" del federalismo fiscale. Altrimenti, dice, "amici della Lega, tenetevelo, non ci interessa, ne vogliamo uno serio".