6 giugno -
"Basta far finta di niente, stop immediato alla violenza sui posti di lavoro. Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza all'operatore di assistenza aggredito e a tutto il personale dell'Umberto I. Chiediamo subito un piano con misure concrete per la sicurezza dei lavoratori in sanità". La Cisl Fp Lazio stigmatizza in una nota l'ennesimo episodio di violenza choc ai danni del personale del comparto, ossia il vero e proprio pestaggio avvenuto nella sala di attesa del Policlinico ai danni di un lavoratore colpevole solo di fare il suo lavoro.
"La sicurezza sul lavoro non è negoziabile", affonda il sindacato. "Stiamo assistendo ad una vera e propria escalation di aggressioni e violenze in troppe strutture sanitarie del Lazio. Questo è inaccettabile per i lavoratori e per le loro famiglie. Ma anche per i cittadini che si rivolgono al Ssr. Consentire agli operatori di lavorare in sicurezza e serenità deve essere la priorità di ogni datore di lavoro. E bisogna fare di tutto per garantirla".
"Servono provvedimenti per la tutela di lavoratori che si trovano già ad operare in condizioni difficili e che in nessun modo devono essere oggetto di violenze", conclude la nota. "Dall'Azienda Policlinico Umberto I e dalla Regione Lazio pretendiamo una risposta immediata: occorrono subito misure di prevenzione e un piano per la sicurezza di tutti i lavoratori della Sanità".