23 aprile -
“Il Veneto sta bussando alle porte della Romania per reclutare giovani medici da strutturare negli ospedali sempre più in carenza di organico. L'Usl 2 di Treviso sta trattando per strappare dieci medici specializzandi in servizio all'ospedale di Timisoara perché mancano ginecologi e anestesisti. Per Zaia è il segno dei tempi, sì quelli del governo gialloverde incapace di programmare e dare ai cittadini risposte a lungo termine”. Lo dichiara la parlamentare veneta
Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico
“Il governo mente, sostenendo che il problema sia il numero chiuso alle facoltà di medicina quando, in realtà, non si tratta in nessun modo di un problema di iscritti ma di accesso alle specialità. I laureati bastano, sono gli specialisti che mancano. L'Università di Padova - spiega la deputata Dem - sforna 30 specialisti ogni anno in Ginecologia ma per il Veneto ne servirebbero il triplo. Inoltre, con quota 100 la situazione è destinata inevitabilmente a peggiorare”.
“Invece di perdere tempo a raccontare bugie e fare propaganda, un governo degno di questo nome, affronterebbe questo problema drammatico che rischia di creare un buco enorme negli organici degli ospedali e portare inevitabili disagi ai cittadini. Intanto - conclude Rotta - per tamponare l’emergenza una delle Regioni guidate dalla Lega sovranista assume medici in Romania. È la legge del contrappasso”.