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QS Edizioni - lunedì 25 novembre 2024

Rodigliano (Nursind): “L’indennità di turno va riconosciuta senza se e senza ma”

9 aprile - “Accogliamo con favore l’iniziativa politica posta in essere in Regione volta fare in modo che le aziende ospedaliere evitino interpretazioni di norme, violando i diritti dei lavoratori. In particolare di quei riconoscimenti volti a conciliare i tempi di vita con i tempi di lavoro. È un’iniziativa che mette in evidenza la nuova modalità di calcolo dell’indennità di turno, che si presta a interpretazioni svantaggiose per il lavoratore, per il personale dei ruoli sanitario e tecnico appartenente alle categorie B, C e D e operante in servizi articolati su tre turni. Detta indennità è corrisposta purché vi sia una effettiva rotazione del personale nei tre turni, che nell’arco del mese si evidenzi un numero sostanzialmente equilibrato dei turni svolti di mattina, pomeriggio e notte, almeno pari al 20% in relazione al modello di turni adottato nell’Azienda o Ente”. È quanto afferma Antonella Rodigliano del Nursind Bologna, che riscontra con favore l’iniziativa della Lega che ha posto il problema all’Assessore regionale alla Salute, Sergio Venturi.

Rodigliano ci tiene inoltre a precisare che “tutto ciò nasce dal nuovo CCNL che in fase di applicazione mostra tutti i suoi limiti e soprattutto la privazione di diritti che ormai si ritenevano acquisiti”.

La segretaria territoriale di Nursind Bologna ribadisce quindi che “i diritti acquisiti vanno mantenuti e non alterati, come è di recente avvenuto per gli infermieri della dialisi del S. Orsola e dell’Ospedale Maggiore, che hanno subito la trasformazione dell’indennità h24, pur mantenendo i tre turni in h12”.
9 aprile 2019
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