7 febbraio -
”Il modello sussidiario della Lombardia dovrebbe considerare la componente privata dell’erogazione pubblica come un partner, a tutti gli effetti del Sistemati, un partner che rappresenta un elemento fondamentale per la sostenibilità del nostro servizio sanitario regionale”. E' questa la prima osservazione del presidente Aiop,
Dario Beretta, quando gli chiediamo un commento sulle nuove Regole di Sistema e sulle presunte polemiche della sanità privata con la Regione.
“Gli Ospedali Privati Accreditati - prosegue Beretta - hanno sempre collaborato con le Istituzioni regionali per rendere la sanità lombarda un’eccellenza che si fonda sul principio di libertà di scelta del cittadino, che promuove e investe in innovazione tecnologica e scientifica, contribuendo alla filiera della salute che nel suo complesso rappresenta il 12% del Pil regionale. Stiamo assistendo però a una progressiva riduzione dei finanziamenti per le funzioni non tariffabili, quasi dimezzate negli ultimi 10 anni e per le prestazioni fuori regione e tutto questo con un budget per i pazienti lombardi fermo al valore della produzione 2011 -2%, imposto da normative nazionali. Nonostante tutto questo gli Ospedali Privati Lombardi hanno proseguito ad effettuare notevoli investimenti sia in ristrutturazioni che in nuove costruzioni e anche nell’acquisizione di sempre nuove tecnologie”.
“Siamo perfettamente consci - prosegue il presidente dell'Aio Lombardia - che la riduzione dell’investimento statale renda necessario un cambiamento dell’approccio ai bisogni dei cittadini per meglio rispondere alle sfide dell’invecchiamento e della cronicità e infatti abbiamo pienamente aderito alla riforma fortemente voluta da Regione Lombardia, per la presa in carico dei pazienti cronici con l’adesione di 182 strutture ritenute idonee come gestori e 730 come erogatori, sopportando notevoli costi di implementazione per i centri servizi”.
Alcuni passaggi della Delibera sulle Regole preoccupa però l'Aiop. “La Delibera per le regole di sistema dell’anno 2019 - spiega Beretta - introduce, per la prima volta, un budget di struttura per i ricoveri dei pazienti fuori regione, relativo a prestazioni per la cosiddetta bassa complessità, ma che nella realtà comprende anche ricoveri di notevole difficoltà. Tale budget, imposto da vincoli nazionali, si riferisce all’attività ospedaliera 2015, con conseguente impossibilità di ammortizzare gli investimenti effettuati. Inoltre, vengono sottratte alle prestazioni di ricovero, 35 milioni di euro che, opportunamente, la Giunta Regionale e il Presidente Fontana intendono utilizzare per orientare l’offerta verso prestazioni più urgenti e con stringenti necessità epidemiologiche.
Questa riduzione di budget avrebbe però potuto essere attuata con risorse aggiuntive, così come previsto per la sperimentazione nelle ATS di Milano e Brescia relativamente a 12 prestazioni ambulatoriali che hanno tempi di attesa più lunghi, con un finanziamento di 15 milioni di euro”.
“Siamo consapevoli - afferma ancora Beretta - dei vincoli imposti dai precedenti governi, ma chiediamo comunque che Regione Lombardia nella conferenza Stato/Regioni, sia parte attiva per utilizzare quello spiraglio aperto dalla Legge di Bilancio 2019, che dovrebbe assicurare una maggiore autonomia alle regioni nella gestione del proprio fondo sanitario, superando in tal modo i vincoli imposti dal D.L. 95/2012 (Spending review). L’autonomia permetterebbe anche di risolvere il problema del rinnovo contrattuale della sanità privata che al contrario di quello della sanità pubblica non ha ancora copertura economica”.
L'auspicio del presidente Aiop è, “con Regione Lombardia, un sempre più serrato confronto nella definizione delle regole di sistema, nell’interesse della salute dei nostri cittadini ma anche per preservare tutti quegli elementi che sono alla base della grande capacità attrattiva della nostra regione: ricerca scientifica, investimenti tecnologici e strutturali, formazione altamente qualificata”.