28 gennaio -
Il Responsabile Nazionale Smi Continuità assistenziale
Giovanni Senese esprime la solidarietà alla collega aggredita a Bagheria e sottolinea che “purtroppo le aggressioni non risparmiano più nessuno maggiormente colpiti sono i medici dei pronto soccorso, seguiti da quelli del 118 e poi tutti gli altri compresa la Continuità assistenziale”.
Per Senese, “è necessario provvedere ad ulteriori interventi normativi e di sicurezza in sinergia con i ministeri competenti”.
Sul caso interviene anche il segretario Smi di Napoli
Ernesto Esposito sottolineando “la necessità di imitare il modello predisposto dalla Asl Napoli 1 su tutto il territorio Nazionale che prevede la presenza di un vigilantes non armato ed in alcuni casi anche armato in tutte le postazioni cittadine”.
In questo, afferma Esposito, “si è ridotto a dati statisticamente insignificanti la problematica aggressioni nella CA della città di Napoli”.
Per Garantire il diritto alla salute lo Smi sottolinea infine la necessità di:
1) Un intervento urgente di messa in sicurezza delle strutture
2) Una maggiore presenza delle forze dell'ordine in prossimità dei presidi territoriali ritenuti notoriamente a rischio
3) Video telesorveglianza e sicurezza privata sui luoghi di lavoro
4) Maggiore organizzazione nei luoghi di lavoro ma senza chiudere i presidi di guardia medica.