3 gennaio -
"Ringrazio il giovane chirurgo pisano
per le scuse e lo invito a tornare con serenità al suo lavoro delicatissimo, che penso svolga con passione e spirito di sacrificio per salvare vite umane. Tutto lo scatenamento mediatico che un post ha suscitato è l'esempio di come oggi possono funzionare le notizie false e di come se ne possa restare vittima scatenando narrazioni che coinvolgono decine di migliaia di cittadini".
Così il presidente della Regione
Enrico Rossi, in seguito alla lettera di scuse inviate dal chirurgo del Centro trapianti di Pisa al commissario straordinario dell'Azienda ospedaliero universitaria di Pisa.
"D'altra parte - continua il presidente Rossi - in tempi in cui ci sono convinti sostenitori dell'esistenza della terra piatta che in tv controbattono con astronauti che hanno potuto vederla rotonda dallo spazio è possibile ritenere che in una Regione come la Toscana ci siano politici persuasi di voler creare un secondo centro per il trapianto del fegato in competizione con quello dell'azienda ospedaliera di Pisa".
"Ciò che è necessario nel Paese come nella Toscana e in modo particolare quando si discute di sanità - conclude il presidente della Regione - è che gli interessi prioritari siano quelli della cura e dell'assistenza ai cittadini ammalati, rispetto ai quali i medici e l'amministrazione sanitaria devono essere al servizio. Ciascuno, nell'ambito delle proprie competenze, deve sentirsi obbligato a mettere al centro i diritti dei cittadini".