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QS Edizioni - mercoledì 27 novembre 2024

Montino (Pd):  “Abbiamo lasciato tutto coperto e certificato”

13 maggio - Alla Polverini non abbiamo lasciato un euro senza averlo coperto attraverso una manovra di bilancio, non ci sono debiti e tutti i deficit sono coperti”. Questa la replice del capogruppo regionale del Pd, Esterino Montino alle accuse lanciate dal governatore del Lazio, Renata Polverini in occasione del suo discorso di insediamento al Consiglio regionale, accuse per le quali la giunta di centro sinistra avrebbe lasciato spese fuori controllo e non in ordine.
Montino ha spiegato che “ci sono solo 449 milioni che dovrebbero essere coperti dai fondi europei Fas, come autorizzato dalla conferenza Stato-Regioni e che ancora non sono stati sbloccati perché la regione deve fare degli adempimenti come la definizione dei tetti e delle tariffe, dei contratti con i privati e il riordino della rete ospedaliera”. Montino avverte che “se ciò non avverrà in tempi rapidi ci sarà un aumento delle tasse in virtù degli inadempimenti della Giunta regionale. Di fronte ad un deficit non coperto ci sarà automaticamente un aumento dell'Irap e dell'Irpef. Per evitarlo - sottolinea l'esponente Pd - basta un decreto che può fare la Polverini in qualità di commissario”.
Tornando a parlare delle cifre l’esponente Pd ha sottolineato come “lo stato dei conti della sanità è chiaro e sulla spesa corrente c'è un deficit complessivo di 500 milioni di euro che se non affrontato rapidamente rischia di aumentare. Questo deficit di gestione è derivato dal mutuo di 650 milioni l'anno, aperto a causa del disavanzo creato da Storace. Tutto ciò è certificato alla Corte dei Conti”. Per quanto riguarda la linea politica assunta dalla neo governatrice Montino accusa che “la strada che si sta creando alla regione mi sembra come quella creata da Alemanno rispetto al buco. Oggi c'è un problema d'urgenza per non entrare in una fase di crisi ci sono ancora 3 miliardi e 300 milioni che Tremonti si tiene nei cassetti. Non erogarli significa avere più debiti”.
13 maggio 2010
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