22 ottobre -
“Non è più accettabile che per problemi di ordinaria ottusità burocratica si creino macerie sociali a carico delle fasce più deboli della popolazione romana e in periferia. Il Centro di Medicina solidale di via Aspertini a Tor Bella Monaca va protetto, non sfrattato. Le Istituzioni tutte devono fare il possibile e l'impossibile per garantire che la struttura a cui negli anni si sono rivolti per curarsi 120 mila cittadini, che distribuisce viveri ai più poveri di questa città, e dove i medici prestano la loro opera volontariamente, resti operativa”. Lo dichiara in una nota di Pierluigi Bartoletti, segretario Fimmg Roma.
“Io credo che sia il caso di impegnarsi per tagliare i nodi burocratici non i servizi. Il Centro di medicina solidale è una struttura d'eccellenza della solidarietà romana riconosciuta dal S. Padre e dalla Comunita Europea , difficile tollerare che non sia riconosciuta dalla Istituzioni locali”, conclude Bartoletti.
22 ottobre 2018
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