24 agosto -
“Di fronte a risultati straordinari per la Sanità campana era prevedibile una campagna di diffamazione e mistificazione per cercare di offuscarli. Niente di nuovo. I fatti si incaricheranno di riportare alla realtà dei fatti e di sbugiardare chi offende l'impegno e il lavoro di tutti che si sta portando avanti. Nel frattempo tuteleremo in ogni sede la Regione e la Sanita campana da campagne di mistificazione”. Così il presidente della Regione Campania,
Vincenzo De Luca, risponde alle polemiche in merito alle contraddizioni che emergerebbero tra le dichiarazioni della Regione e il tavolo di verifica interministeriale.
“Già il 18 luglio scorso – insiste De Luca -, sulla base dei risultati concreti ottenuti e valutati dal comitato, in sede di verifica ministeriale, è stata avanzata la richiesta - poi formalizzata nei giorni successivi con lettera ufficiale - di fuoriuscita dal commissariamento. Riconfermiamo la nostra richiesta. E non ritrovandola in quel rendiconto, abbiamo chiesto che venga inserita anche nel verbale del 18 luglio”.
Sui risultati della Campania in campo sanitario, il presidente del gruppo di Forza Italia del Consiglio regionale,
Armando Cesaro, aveva attaccato De Luca affermando che “pensa forse di essere nel Paese delle Meraviglie? Lontano anni luce dai problemi reali dei cittadini”.
La Consigliera dei 5 Stelle Valeria Ciarambino aveva sostenuto come fosse “palese fin dalla pronuncia urbi et orbi da parte del governatore degli spot” che “la versione ottimistica di De Luca sull’esito del tavolo congiunto del 18 luglio scorso coi ministeri di Economia e Salute fosse pura millanteria”. Una versione, proseguiva Ciarambino, “sbugiardata già dai riscontri quotidiani sulla qualità di un’assistenza costantemente in calo. Che non ci sia alcun presupposto perché la sanità campana abbia oggi i requisiti per l’uscita dal commissariamento è, purtroppo, l’unica incontrovertibile verità. Non solo il commissario regionale per la sanità ha dato un’interpretazione sui generis e del tutto sballata sul reale stato di salute della sanità campana, ma ha dimostrato ancora una volta tutta la sua scorrettezza istituzionale, quando ha riferito degli esiti di una riunione senza che vi fosse ancora alcun verbale. Quello stesso verbale che oggi boccia senza possibilità di appello la gestione De Luca, rimarcando tutte le carenze, i disservizi, i ritardi e un’organizzazione tesa a distribuire posizioni di privilegio e non certo a migliorare la qualità dell’assistenza. Fatti che come Movimento 5 Stelle denunciamo da tre anni”.
“Non ci sorprende – concludeva Ciarambino - che da quel tavolo siano emersi l’inadeguatezza dell’assistenza a disabili e anziani, degli screening oncologici, tempi ancora biblici nelle liste d’attesa, un ingiustificato ritardo sulla verifica degli adempimenti per il 2016 e un sistematico sforamento dei budget per i tetti di spesa con la sanità privata. A completare il quadro, il depotenziamento e lo smantellamento degli ospedali del centro storico, l’incapacità ad aprire il pronto soccorso dell’Ospedale del Mare e un Cardarelli inflazionato e sovraffollato con il flusso di turisti di queste settimane. Ha pienamente ragione De Luca quando ha dichiarato che se Dio vuole, alla fine del 2018 usciremo dal commissariamento. Con questa gestione, infatti, solo con un miracolo e un intervento divino si potrà salvare la sanità della Campania”.