8 luglio -
"La Regione Lombardia si è attivata in modo concreto per tutte le donne affette da endometriosi", patologia che colpisce "1 donna su 10" in età fertile. "Oggi, la nostra speranza è che l'esempio del lavoro svolto venga seguito a breve su tutto il territorio nazionale da tutte le altre Regioni". E' l'auspicio espresso da Monica Santagostini, fondatrice e presidente dell'Associazione italiana dolore pelvico ed endometriosi (ÆNDO).
L'associazione ha collaborato con la Regione per la predisposizione di un modello di presa in carico che migliori l'assistenza alle donne con endometriosi, garantendo diagnosi precoci e la presenza di team multidisciplinari. Un modello da realizzarsi all'interno di centri specializzati che dovranno lavorare in rete. "Con l'approvazione del Decreto regionale 8735 del 14 giugno 2018 - ricorda Santagostini - si rende operativo il documento che definisce i percorsi di presa in carico della persona affetta da endometriosi e, elemento fondamentale, le caratteristiche organizzative della rete dei centri di riferimento, aprendo le porte a un futuro migliore per tutte le donne" colpite dalla patologia. "I centri di riferimento riconosciuti - sottolinea - sono la base per il percorso di cura".
"La nostra associazione - conclude - ringrazia profondamente la Regione Lombardia, i tecnici della Dg Welfare, l'assessore al Welfare Giulio Gallera, che hanno dato voce alle pazienti e tutti i clinici che hanno partecipato alla stesura del progetto".
8 luglio 2018
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