11 giugno -
“L’organizzazione messa in campo non rappresenta il miglior compromesso possibile per la chiusura del punto nascita de La Maddalena bensì la soluzione di una problematica a garanzia della tutela della donna e del nascituro. E non posso che condividere l’iniziativa dei leader delle società scientifiche di ginecologia che lo ribadiscono senza mezzi termini”.
Così l’assessore alla Salute della Regione Sardegna,
Luigi Arru, commenta la
lettera con cui
Elsa Viora, presidente nazionale dell’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI),
Giovanni Scambia, presidente nazionale della Società Italiana Ginecologia e Ostetricia (SIGO) e
Nicola Colacurci dell’Associazione Ginecologi Universitari Italiani (AGUI) intervengono sulle polemiche in merito alla chiusura del punto nascita e chiariscono: “Partorire in condizioni in cui i requisiti essenziali non ci sono, rappresenta un rischio per le donne ed i bambini e di questo la popolazione deve prendere coscienza”.
Per Arru “l’imminente del servizio di elisoccorso con Stam e Sten a partire dal 1° luglio 2018, che affianca il percorso gravidanza garantito con tutti i relativi servizi e il contributo in denaro per le donne che partoriscono ad Olbia, dovrebbe tutelare e garantire la sicurezza a 360 gradi del percorso nascita. Non è un semplice compromesso ma una vera e propria soluzione, perché mai avrei accettato un compromesso sulla salute delle donne e dei bambini”. L’auspicio di Arru è che questo messaggio venga recepito dai cittadini de La Maddalena, tanto più che a ribadirlo ora sono state i leader delle società scientifiche dei ginecologi italiani.
In merito alle polemiche sulla chiusura del punto nascita, l’assessore osserva come “a volte la percezione della sicurezza non è semplice. È difficile far capire che anche in una gravidanza fisiologica possono esserci imprevisti e non esistono elementi per predirli tutti. La Maddalena non ha le condizioni, né organizzative né in termini di casistica, per affrontare eventi come un’emorragia post partum. Per questo vogliamo portarle in un ambiente di alta competenza specialistica, come la ginecologia di Olbia”.
Quanto alla proposta dei ginecologi di organizzare incontri con la popolazione, Arru esprime “la massima disponibilità”, evidenziando come questa ci sia “sempre stata, anche se il dialogo su temi così sensibili non sempre è facile”. Per questo l’assessore ci tiene a ribadire che dietro la chiusura del punto nascita de La Maddalena “non c’è alcuna motivazione economica. L’unica cosa con cui facciamo i conti è la necessità di garantire la sicurezza. La Sardegna è, tra l’altro, una delle Regioni con il tasso di natalità più basso, è quindi nostra intenzione porre la massima attenzione al tema e dare il massimo sostegno alle donne che intraprendono una gravidanza, ma questo non può che prevedere servizi ai massimi livelli di sicurezza”.