15 novembre -
Lo Snami e la Fimmg (che non aderirà allo
sciopero proclamato dallo Snami per il 7,8, 9 e 10 dicembre) hanno incontrato oggi l'assessore al Welfare,
Giulio Gallera, per un primo confronto in merito alle criticità esposte dai sindacati sul settore della continuità assistenziale (Ca) dell'area milanese. Tra le questioni sollevate, spiega
Antonella Ferrara, vice segretario Fimmg Continuità Assistenziale Milano, c'è “la mancanza di garanzie di sicurezza di alcune sedi e la loro inadeguatezza rispetto al servizio che sono chiamate ad ospitare”. Ma anche la necessità di potenziare il servizio, “soprattutto in previsione dell’aumento del carico assistenziale delle prossime festività”.
Vista inoltre la difficoltà a reperire personale medico, in seguito alla carenza di medici, la Fimmg ha inoltre chiesto a Gallera di trovare modalità incentivanti, anche economiche, per favorire la copertura del servizio.
I sindacati chiedono, inoltre, l’applicazione dell'accordo raggiunto lo scorso agosto scorso per l'individuazione, in ogni municipio, di una sede dove rendere possibile l’apertura di uno o più ambulatori attivi tutte le sere dalle 20 alle 24 e nei prefestivi e festivi con orario 8-24.
“L'assessore - riferisce Ferrara - ha mostrato attenzione nei confronti delle nostre istanze e annunciato l'avvio di procedure di ispezione per verificare le condizioni di sicurezza e lo stato generale delle sedi di continuità assistenziale”.
Le questioni sollevate dai medici andranno ora discusse anche con la competente Ats.
Quanto alle 4 giornate di sciopero annunciate oggi dallo Snami, Ferrara spiega che la Fimmg non aderirà, pur condividendo parte delle motivazioni della protesta. “Fimmg e Snami sono unite nel denunciare il problema della sicurezza e inadeguatezza delle sedi, così come la necessità di un potenziamento del servizio. Lo Snami, tuttavia, protesta contro il nuovo impianto complessivo del sistema, basato su una Centrale operativa laica che si occupa di filtrare le telefonate, e chiede un ritorno alla gestione medica della Centrale. Questione di cui la Fimmg non rileva l'esigenza”. Secondo i dati diffusi dalla Regione, la nuova Centrale avrebbe permesso, tra le altre cose, di dare una risposta a un 25% di telefonate circa che con il precedente sistema restava inevaso per la difficoltà ad entrare il contatto con la linea telefonica del servizio.