4 novembre -
Gentile Direttore,
uno studio promosso da PoliS-Lombardia - Istituto regionale per il supporto alle politiche della Lombardia - in collaborazione con un network interregionale di enti accreditanti la formazione ECM - ha descritto i fattori facilitanti, le barriere e i risultati raggiunti relativamente alla formazione ECM nella prima fase della pandemia (2020). Tali aspetti sono stati approfonditi dai soggetti che a vario titolo si occupano di formazione: gli enti accreditanti, i provider e gli utenti finali (professionisti sanitari e studenti universitari).
Allo studio hanno aderito alcune Regioni e la Provincia Autonoma di Trento: Tra le Regioni si segnalano la Lombardia, il Piemonte, la Campania, la Toscana, la Valle d’Aosta, l’Abruzzo, l’Emilia Romagna, le Marche, il Friuli Venezia Giulia e la Sicilia. La ricerca ha anche indicato quali fattori, tra quelli indagati, influenzassero maggiormente la percezione di raggiungimento dei risultati auspicati in tema di formazione ECM, dando voce ai diversi attori del sistema. Una volta identificate le comunalità emerse tra gli enti accreditanti, provider e utenti finali, sono state individuate alcune linee di indirizzo utili per orientare la formazione del prossimo futuro che recepiscono le lezioni apprese nel corso della pandemia COVID-19 nei diversi contesti regionali.
Gli enti accreditanti aderenti alla ricerca sono eterogenei per numero di provider ECM accreditati (dati 2020): dai 3 provider accreditati in Valle d’Aosta, ai 110 in Lombardia. Tale eterogeneità riguarda anche il numero assoluto dei professionisti sanitari per regione e il rapporto tra categoria professionale per 1000 abitanti. È emersa anche una eterogeneità in relazione alle realtà aziendali dei servizi formazione, nonché una diversa percezione da parte degli attori del sistema ECM dell’impatto che la gestione della pandemia ha avuto sui servizi formazione delle aziende. In questo scenario, la rete di Regioni e Province Autonome ha cercato di reagire, organizzando momenti di confronto sui temi maggiormente cogenti, come ad esempio relativamente alla condivisione di esperienze formative (corsi FAD), agli indirizzi per la riprogrammazione dei piani aziendali, o alla scelta di investire in piattaforme e/o sviluppo di competenza digitali. Lo studio “Mappatura interregionale eventi formativi: esperienze realizzate in fase di Covid” ha coinvolto 8098 professionisti sanitari, 202 provider e 10 enti accreditati.
Rispetto al campione degli utenti finali, la percezione di aver raggiunto i risultati prefissati in tema di formazione continua è stata in tutte le regioni, seppur con qualche differenza, maggiore della percezione di aver riscontrato barriere. Nel complesso, l’impiego di fattori facilitanti, come l’utilizzo di strumenti idonei a seguire corsi FAD legati al tema COVID e la presenza di corsi adeguati al proprio bisogno formativo, sono stati i principali aspetti che hanno positivamente influenzato la percezione di aver raggiunto risultati, quali ad esempio lo sviluppo di competenze e conoscenze tecnico-professionali individuali nel settore specifico di attività. Solo nel sottogruppo degli studenti universitari, l’elevata percezione di aver fruito di fattori facilitanti quali strumenti tecnologici e disponibilità di corsi online non ha determinato una elevata percezione di aver raggiunto elevati outcome formativi. Di fatto, gli studenti universitari hanno sperimentato una virata radicale del loro “vivere” le lezioni e, seppur generalmente confidenti nell’utilizzo di mezzi digitali, hanno tuttavia manifestato come non equivalenti i due modi di frequentare le lezioni.
Anche tra i 202 provider, seppur con lievi differenze tra le regioni, la percezione di aver raggiunto dei risultati legati alle loro attività, quali ad esempio la trasformazione in FAD o la riprogrammazione degli eventi formativi ritenuti strategici, è stata maggiore della percezione di aver riscontrato barriere. Di fatto, l’attuazione della trasformazione (o in alcuni casi della riprogrammazione) degli eventi previsti dal piano formativo è stata agevolata dal supporto degli enti accreditanti. In modo analogo, gli enti accreditanti hanno percepito una maggior valorizzazione della funzione strategica della FAD e un maggior consolidamento del modello di governance del sistema ECM regionale. Tra le barriere maggiormente significative viene annoverata la tendenza a considerare la formazione come attività non prioritaria ai fini della risposta alla pandemia.
Le aree di comunalità di significati delle diverse percezioni indagate hanno sostenuto delle raccomandazioni di indirizzo rivolte ai provider delle aziende sanitarie, ai provider e agli enti accreditanti ed ai professionisti sanitari. Le raccomandazioni rivolte ai provider delle aziende sanitarie sono volte alla valorizzazione di figure, uffici e organi preposti alla formazione, alla necessità di sviluppare policy che sostengano la formazione tradizionale e digitale, nonché piani formativi aziendali allineati al “Continuing Professional Development”. Le raccomandazioni indirizzate ai provider e agli enti accreditanti hanno riguardato il sostegno delle competenze digitali e di un ecosistema che consenta la programmazione e l’erogazione di formazione tramite mezzi digitali. Infine, le raccomandazioni rivolte ai professionisti sanitari sono tese a valorizzazione e incentivare una formazione individuale allineata al “Continuing Professional Development”.
Lo studio condotto sulla ricerca “Mappatura interregionale eventi formativi: esperienze realizzate in fase di Covid” è il risultato di una riflessione comune e condivisa tra le regioni aderenti proiettata verso il rilancio della formazione anche in digitale che offre elementi utili per ottimizzare l’acquisizione dell’esperienza legata alla pandemia COVID-19 in tema di formazione ECM. Al tempo stesso, lo studio e i risultati emersi potrebbero costituire il razionale di una futura ricerca inclusiva anche dell’esperienza dei provider accreditati con il sistema nazionale, essendo quest’ultimo uno stakeholder privilegiato della governance del sistema ECM.
Gruppo interregionale “Mappatura interregionale eventi formativi: esperienze realizzate in fase di COVID”