5 febbraio -
Gentile Direttore,
Quotidiano Sanità ha seguito fin dagli albori l’iter applicativo della “Piramide della ricerca”. Al momento, negli IRCCS e IZS pubblici italiani sta lavorando il personale dedicato esclusivamente alla ricerca che: è stato assunto con un contratto a tempo determinato di 5+5 anni (c.d. contratto “piramide”) definito dalla legge di bilancio 2018 (art. 1 c. 422-434 L. 205/2017) in due fasi di prima applicazione transitoria di tale legge (art.1 c.432 L. 205/2017 e art.1 c. 451 L. 160/2019); ha contratti flessibili “extra-piramide” (Co.Co.Co. , p.Iva, etc) pur avendo già maturato il requisito di 3 anni di anzianità di servizio richiesti in sede di prima applicazione, ma non possedeva il requisito formale di essere in servizio il 31 dicembre 2017 come stabilito dalla L. 205/2017 art.1 c. 432; ha contratti flessibili “extra-piramide” (Co.Co.Co., p.Iva, etc) perché non in possesso del requisito dei 3 anni di anzianità di servizio negli ultimi 5 anni al 31 Dicembre 2017 o negli ultimi 7 anni al 31 Dicembre 2019, ma che nel frattempo lo ha maturato.
Come segnalato anche dall’
ODG 9/2325-AR/158 approvato il 19 febbraio 2020 dalla Camera dei Deputati, il vincolo della presenza in servizio al 31 dicembre 2017 ha reso impossibile la partecipazione alla prima applicazione transitoria di numerosi precari degli IRCCS e IZS con molti più anni di precariato rispetto ai tre richiesti dalla legge, ma che in quella specifica data non avevano un contratto attivo.
La legge di bilancio 2018 prevedeva inoltre, entro sei mesi dalla data di sua entrata in vigore (cioè entro il 30 giugno 2018), l’emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) per la definizione dei requisiti, titoli e procedure concorsuali per le assunzioni del personale non entrato in sede di prima applicazione. Tale DPCM però non è stato ancora emanato ed è stato restituito dalla Conferenza Stato Regioni al Ministero con richieste di modifica.
L'inserimento nel decreto legge milleproroghe (art. 4 comma 7 d.l. 183/20) di una specifica proroga dei contratti di lavoro flessibile “extra-piramide” ancora in essere presso gli IRCCS pubblici e gli IZS fino al 30 Settembre 2021, pur rappresentando una norma di salvaguardia della possibilità di contrattualizzazione dei ricercatori, li tutela solo parzialmente e piuttosto perpetua l'uso dei contratti atipici che l'applicazione della Piramide aveva come obiettivo di interrompere.
Pertanto ARSI, visto quanto riportato e data l'incertezza che sta attraversando il nostro Governo, nutre notevoli preoccupazioni sulla veloce conclusione dell’iter burocratico del DPCM per la definizione dell'applicazione della "Piramide della Ricerca". Inoltre, anche nell'ipotesi di tempistiche celeri per la sua approvazione, saranno probabilmente necessari comunque diversi mesi per l'avvio dei concorsi, la cui organizzazione sarà ulteriormente complicata dalla pandemia mondiale.
Per questo motivo ARSI chiede l’approvazione dell’emendamento 4.44 presentato alla Camera dei Deputati per la Conversione in legge del decreto-legge 31 dicembre 2020, n. 183:
Dopo il comma 7, aggiungere il seguente:7-bis.
Al comma 432 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n.205, sono apportate le seguenti modifiche:
1. le parole: «il personale in servizio presso gli Istituti alla data del 31 dicembre2017» sono sostituite dalle seguenti: «il personale in servizio presso gli Istituti almeno un giorno tra il 31 dicembre 2017 e il 31 dicembre 2020»;
2. le parole: «ovvero titolare, alla data del 31 dicembre 2017» sono sostituite dalle seguenti: «ovvero titolare, almeno un giorno tra il 31 dicembre 2017 e il 31 dicembre2020»;
3. le parole: «alla data del 31 dicembre 2019, fatti salvi i requisiti maturati al 31dicembre 2017» sono sostituite dalle seguenti: «alla data del 31 dicembre 2020»
4. le parole: «negli ultimi sette» sono sostituite dalle seguenti: «negli ultimi otto»
ARSI – Ricercatori in Sanità - Italia