29 gennaio -
Gentile Direttore,
le scrivo in nome e per conto della Regione Autonoma Valle d’Aosta in merito all’articolo apparso sul numero di “quotidianosanità.it” del 27 febbraio 2021 dal titolo “
Tamponi rapidi: grande difformità nei risultati e otto Regioni non forniscono i dati dei referti”, dove viene riportato che “che ben 8 Regioni non hanno reso noti i loro dati sui risultati di questi test e infatti dal 15 gennaio la loro colonnina corrispondente indica un bel "0", tra cui compare anche la Valle d’Aosta.
Le confermo che ancora oggi quel valore riferito ai Casi confermati dal test antigenico rapido è 0, non per una mera volontà di sottacere quel dato né perché non viene fornito, ma perché dal 15 gennaio 2021, data da cui da indicazione dell’Istituto superiore di sanità occorreva far decorrere l’elaborazione di quel dato comprendente le 24 ore precedenti, nella Regione Valle d’Aosta non è stato confermato nessun caso con il solo test antigenico rapido, ma tutte le positività rilevate ai test, anche quelle col test antigenico rapido, sono state confermate tutte con test molecolare.
Infatti non solo dal 15 gennaio 2021, ma anche prima di quella data la Regione Valle d’Aosta ha sempre confermato i casi con test molecolare, che rappresenta il gold standard internazionale per la diagnosi di COVID-19.
Infatti la circolare della Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute prot n. 0000705 del 08/01/2021, che ha aggiornato la definizione di caso COVID-19 e le strategie di testing, ha definito anche le situazioni in cui utilizzare i test antigenici rapidi, indicando che i risultati del test antigenico rapido vanno interpretati in base alla situazione epidemiologica della popolazione studiata.
In un contesto ad alta prevalenza, i test antigenici rapidi avranno un valore predittivo positivo elevato. Pertanto, è probabile che la positività di un test antigenico rapido sia indicativa di una vera infezione, non richiedendo conferma con test RT-PCR.
Viceversa, in un contesto di bassa prevalenza, i test antigenici rapidi avranno un valore predittivo negativo elevato ma un valore predittivo positivo basso.
Inoltre viene data indicazione che nell’uso del test antigenico rapido nelle persone senza sintomi in caso di discordanza tra test antigenico rapido e test molecolare eseguiti entro un intervallo di tempo breve, il risultato RT-PCR prevale sul risultato del test antigenico e i dati comunicati al sistema di sorveglianza andranno modificati di conseguenza.
Mauro Ruffier
Dirigente Regione Autonoma Valle d'Aosta
Assessorato Sanità, Salute e Politiche Sociali
Struttura Igiene e Sanità Pubblica e Veterinaria