30 luglio -
Gentile Direttore,
quale Segretario dell’Associazione Sindacale ANDPROSAN – rappresentante la Dirigenza delle Professioni Sanitarie – Associata COSMED, a seguito di nostri approfondimenti e di segnalazioni pervenute da parte di iscritti e di professionisti che hanno completato il percorso della Laurea Magistrale in una delle Classi 1-2-3-4, desidero portare alla attenzione dei suoi lettori (analoghe riflessioni sono state inviate anche al Ministro della Salute, alla Conferenza Stato Regioni, dei Presidenti di Regioni e P.A., dei Direttori Generali (per mezzo delle Associazioni di riferimento) e degli Ordini e Federazioni interessate), le seguenti problematiche.
1. Sono passati 20 anni dalla emanazione della l. 251/2000 e ancora l’applicazione risulta essere solo parziale e molto “a macchia di leopardo”.
2. Gli indirizzi previsti nella L.251/2000 e le dichiarazioni congiunte del vigente CCNL Dirigenza Sanitaria (6 e 7) non hanno ancora trovato favorevole riscontro.
3. Le dirigenze delle Aree Riabilitazione, Tecnica e della Prevenzione hanno avuto una attivazione minimale, come se avessero dignità e valore minore.
4. In molti casi, a seguito di cambi di Direzione Generale, vengono attivate forme di SPOILS_SYSTEM nei confronti titolari di nomina a Dirigente / Direttore delle Professioni Sanitarie (anche SC), solo per essere stati nominati dal precedente Direttore Generale (trattasi di vincitori di pubblico concorso e non di nomine fiduciarie). Lo stesso problema non si pone certamente nei confronti di tutti gli altri Direttori di SC afferenti all’Area Sanitaria!
5. Le “pressioni” sui livelli direzionali apicali delle Aziende, provenienti da diversi settori “terzi” stanno mettendo in grave difficoltà l’operatività dei Dirigenti / Direttori delle Professioni Sanitarie.
Stante il fatto che gli obblighi del Dirigente risultano molto ben codificati nel “corposo” art. 70 del vigente CCNL del 19/12/2019, a partire dal comma 1 che recita “
1. Il dirigente conforma la sua condotta ai principi di diligenza e fedeltà di cui agli artt. 2104 e 2105 del Codice Civile e contribuisce alla gestione della cosa pubblica con impegno e responsabilità”, a garanzia dell’espletamento pieno e corretto della funzione dirigenziale, a tutela sia degli iscritti e, prima ancora, degli utenti che afferiscono alle strutture del SSN/R, ritengo opportuno sollecitare gli autorevoli interventi:
...del Ministro della Salute
• per chiari indirizzi alle Regioni relativamente all’applicazione della l. 251/2000 in tutte le aziende, con riferimento a tutte le aree interessate, con il superamento del “… omissis …le aziende possono … omissis”, ben specificato sia nell’art. 15 septies del D.Lgs 229/99, sia nella l. 251/2000, modificando lo stesso in “… omissis … le aziende debbono … omissis”;
• per le modifiche / integrazioni necessarie per una chiara ed uniforme definizione delle procedure concorsuali per il conferimento dell’incarico di Direzione SC delle professioni sanitarie (per ogni singola area), al pari delle altre dirigenze di Area Sanitaria;
• per la pari considerazione della Direzione delle Professioni Sanitarie alle altre dirigenze precedentemente costituite;
...dei Presidenti delle Regioni e P.A.
• per la piena considerazione, coinvolgimento e valorizzazione della Dirigenza delle Professioni Sanitarie nella funzione programmatoria regionale, tenuto conto delle caratterizzazioni e specificità dei curricola formativi, delle competenze e delle esperienze maturate;
• per chiari indirizzi alle Direzioni Aziendali relativamente all’applicazione della l. 251/2000 in tutte le aziende, con riferimento a tutte le aree interessate (anche ad evitare fraintendimenti e “scarichi” tra Regioni ed Aziende, e viceversa);
...dei Presidenti di FIASO e FEDERSANITA’ – per raccomandazioni ai Direttori Generali afferenti:
• per il riconoscimento pieno della autonomia e responsabilità della Dirigenza delle Professioni Sanitarie, nel rispetto delle normative vigenti, dei dettati contrattuali e dei codici deontologici di riferimento, evitando le “pressioni” spesso costruite “ad hoc”, per fini molto meno nobili di quelli dichiarati;
• per il massimo rigore sia nell’individuazione delle figure dirigenziali attraverso le procedure concorsuali, sia nei sistemi di valutazione, nel rispetto delle normative vigenti;
• per la valorizzazione delle Professioni Sanitarie, tenuto conto sia del peso delle stesse nel funzionamento delle strutture aziendali, sia dei contenuti del Patto per la Salute (cartella 3) di recente pubblicazione.
...dei Presidenti OPI e del livello Federativo
• per un reale supporto all’azione dei dirigenti delle Professioni Sanitarie, a tutela degli stessi e, prima ancora, degli utenti che accedono ai servizi sanitari;
• per gli eventuali interventi di competenza sui livelli istituzionali interessati per il superamento di eventuali disfunzioni / criticità / mancato rispetto della norma, tenuto conto dei principi fissati dall’Art. 4 della l.3/2018 comma “c”.
In ultimo, diversi Direttori Generali si sono espressi relativamente alla possibilità di nomine fiduciarie alla Direzione delle Professioni Sanitarie; il CD ANDPROSAN ritiene di valutare favorevolmente tale possibilità, nell’ambito di una modifica del D.Lgs 502/92 e s.m.i., con l’istituzione della 4ͣ figura della Direzione Aziendale (o la 5ͣ ove fosse già presente la direzione socio-sanitaria), tenuto conto della complessità della direzione della struttura in questione, della numerosità di operatori afferenti (65-70% dei dipendenti di una azienda) e del valore nella funzione programmatoria ed organizzativa complessiva (contrariamente ad altre Direzioni, comunque “perimetrate” alla disciplina e/o dipartimento).
È giunto il momento che ognuno, per quanto di competenza e responsabilità, si attivi per il superamento di quanto previsto dalla norma 20 anni fa!
Marcello Bozzi
Segretario ANDPROSAN – Associazione Nazionale Dirigenti Professioni Sanitarie –Associata COSMED