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QS Edizioni - sabato 19 ottobre 2024

Lettere al Direttore

Cardiochirurgia e Fase 2

di Alessandro Parolari e Gino Gerosa
12 maggio - Gentile direttore,
la pandemia COVID-19, e la conseguente necessità estrema di posti letto di terapia intensiva per curare i pazienti più gravi, ha portato a cambiamenti sostanziali nell’attività di tutte le specialità chirurgiche, soprattutto in quelle specialità - come la cardiochirurgia- che per la loro attività devono poter usufruire di posti letto dedicati nelle terapie intensive.

Gli interventi elettivi sono stati posticipati e sono stati consentiti solo gli interventi chirurgici in urgenza o emergenza. Per fare questo, le Regioni italiane si sono date due modelli organizzativi diversi, che mutueremo dalla cardiochirurgia. Da una parte, chi ha creato un sistema hub and spoke (vedi Lombardia), lasciando aperte 4 delle 20 cardiochirurgie (hub) presenti sul territorio regionale per consentire l’esecuzione degli interventi non differibili a cui dovevano riferire i pazienti urgenti: di conseguenza, 16 cardiochirurgie (spoke) sono state temporanemente chiuse ed i letti di terapia intensiva e di reparto sono stati assegnati alla cura dei pazienti COVID-19. Dall’altra parte, chi ha invece preferito lasciare aperte le cardiochirurgie, limitando però gli interventi a quelli non differibili o urgenti (è il caso del Veneto).

Il problema, ora che la diffusione della pandemia sembra tornare sotto controllo, tanto da consentire l’avvio della cosiddetta Fase 2, è molto semplice: come ripartire in sicurezza per garantire le cure cardiochirurgiche necessarie a tutta la popolazione? In questa fase, i dati sono essenziali per poter recepire i cambiamenti del comportamento della pandemia e per poter prendere decisioni in tempo reale, attuando cambiamenti di strategia. In questo contesto, i dati pubblicati giornalmente dalla Protezione Civile e dal Ministero della Salute sono importantissimi per poter analizzare l’andamento della pandemia stessa. Questo, rispetto ad altre nazioni che non pubblicano i dati in maniera così capillare, rappresenta un valore aggiunto per tutti noi italiani. La task force sulla pandemia da COVID-19 della Società Italiana di Chirurgia Cardiaca (COVIDSICCH), in un editoriale pubblicato online, ieri, sul prestigioso European Journal of CardioThoracic Surgery (https://academic.oup.com/ejcts/advance-article/doi/10.1093/ejcts/ezaa187/5835727?fbclid=IwAR1D0tRI99XRYIW_riugTHi060TE-9h9e4OBBhV58qP024C7Q-s9ju3Ld1A) fornisce le indicazioni per una ripartenza delle cardiochirurgie e delle specialità chirurgiche in generale in sicurezza, considerando la differente incidenza e progressione della pandemia nelle diverse Regioni e Province italiane.

Abbiamo quindi messo a punto, insieme a Fabio Barili e altri colleghi, tra cui Domenico Pagano, Segretario Generale della Società Europea di Chirurgia Cardio-Toracica, una delle più importanti al mondo nel settore, un indice di diffusione e di gravità della pandemia COVID-19 (CoSS Index, Covid Spread and Severity Index), per accertare se una Regione o area geografica presenti un rischio elevato, medio o basso di diffusione del COVID-19. La funzione si basa sui dati pubblicati quotidianamente dal Ministero della Salute, che descrivono l’andamento dell’infezione da COVID-19 nella popolazione. Il CoSS calcola giornalmente un indice di gravità e diffusione della pandemia per ogni regione. Sono stati così definiti 3 intervalli di rischio sulla base del CoSS: <5, a basso rischio; tra 5 e 10, rischio medio; > 10 ad alto rischio.

La classificazione delle varie Regioni italiane nelle categorie di rischio ci consente di fornire indicazioni in tempo reale su come comportarsi durante la Fase 2. È ovvio che, a seconda della diffusione e della presenza del virus nelle diverse aree geografiche, vi saranno livelli di attenzione e protocolli diversi per programmare le attività chirurgiche. Crediamo che questa nostra iniziativa possa assistere il legislatore e i decisori nella loro quotidiana lotta alla pandemia.

Il CoSS Index è aggiornato quotidianamente ed è consultabile sul sito indipendente https://covid19.intelworks.io, interamente dedicato a fornire dati e informazioni sulla pandemia da COVID-19 in Italia, un valido supporto per eventuali decisioni e/o cambiamenti di strategia da prendere in tempo reale. Crediamo quindi che l’algoritmo da noi sviluppato, l’indice CoSS, possa essere di grande aiuto per una partenza in sicurezza non solo delle cardiochirurgie, ma di tutte le attività chirurgiche o mediche invasive italiane.
 
Alessandro Parolari
Presidente della Fondazione Cuore Domani SICCH Research e primo autore dell’editoriale
 
Gino Gerosa
Presidente della Società Italiana di Chirurgia Cardiaca
12 maggio 2020
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