9 aprile -
Gentile Direttore,
stanno emergendo in questi giorni, dall’interlocuzione fra sindacati confederali e Regioni, iniziative per riconoscere incentivi economici al personale sanitario, indipendentemente dal loro ruolo e dalla tipologia contrattuale (oss, tecnici, medici, infermieri, ostetrici), in base al rischio biologico connesso alla pandemia COVID-19.
Seguiamo con interesse e supportiamo tali iniziative che riconoscono l’impegno straordinario che tutte le figure professionali della salute stanno affrontando in queste settimane e chiediamo con forza che tutti i medici specializzandi, sia assunti con contratti libero professionali, co.co.co. o con contratto di dirigenza medica, sia gli specializzandi retribuiti dal MIUR tramite borsa di studio, così come tutti i medici non inquadrati nel SSR, ricevano lo stesso identico contributo economico.
Come medici in formazione specialistica e camici grigi siamo, infatti, costantemente e attivamente coinvolti, al pari dei medici assunti nei rispettivi Servizi Sanitari Regionali, nella gestione dell’emergenza e nell’assistenza ai pazienti e ci esponiamo quotidianamente allo stesso rischio biologico cui sono esposti tutti i lavoratori della salute. Stiamo già lavorando, sia sul piano nazionale che a livello regionale, rivolgendoci ai sindacati confederali, sia per garantire che tutti gli specializzandi siano inclusi nella platea dei beneficiari, sia per contribuire ad estendere tali misure a tutto il territorio nazionale.
I medici del coordinamento "Chi si cura di te?"