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QS Edizioni - sabato 17 agosto 2024

Lettere al Direttore

I nuovi farmaci ed il giusto prezzo

di Raffaele Giusti e Dario Trapani
23 novembre - Gentile direttore,
la pubblicazione del report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2018 sulle terapie antitumorali ed i relativi costi (Improving affordability and effectiveness of cancer medicines), ha riaperto gli interrogativi di sostenibilità e reale beneficio dei trattamento antineoplastici. All’indomani del 4° Forum per l’accesso universale e sostenibile ai trattamenti (EPHA) del novembre 2019, esperti provenienti da tutta l'UE hanno parlato della necessità di una maggiore trasparenza da parte dell'industria farmaceutica, che renda più equo il prezzo dei farmaci. Non solo efficacia e sicurezza ma anche qualità e sostenibilità.
 
Gli esperti hanno sottolineato come meno del 30% delle terapie oncologiche approvate negli ultimi anni, cosiddetti farmaci innovativi in oncologia, abbiano dimostrato un sostanziale beneficio sulla prognosi dei pazienti. Il concetto ardente è che la qualità di un’agenzia regolatoria nell’assicurare l’accesso alle nuove terapie ai pazienti non è basato sul numero di nuovi farmaci annualmente approvati ma sull’ effettivo valore nel migliorare lo scenario di terapie e cure, un termine che in inglese è definito “value”.
 
Il “value” delle cure è oggetto di ampio dibattito, nella definizione e nelle forme di inquadramento e classificazione. Nel tentativo di definire una priorità nell’accesso alle cure, la proposta formulata si innesta sui concetti cardine di costo- beneficio e di giusto prezzo (“fair pricing”), ovvero una decisione sulla commercializzazione che non scotomizzi come irrilevante le questioni dei costi delle terapie. In un sistema Europeo di accesso universale alle cure, la miopia per i costi delle terapie oncologiche si pone come narrativa a prologo di una insostenibilità molto presto inaccettabile, potendosi definire un restringimento ovvero un indigesto limite per il sostentamento di interi sistemi sanitari.
 
La questione non è lontana dagli orizzonti nazionali, né aliena all’attuale dialogo politico; nell’Italia dell’universalismo e dell’equità delle cure mediche, la sostenibilità è un tema sempre in primo rilievo. Nell’era delle risorse in collasso e della crisi decisionale, porre attenzione alle questioni di valore ripropone un ritorno all’etica nell’approvazione dei farmaci – per assicurare l’accesso alle migliori terapie, e nel breve tempo, senza distogliere le risorse da investimenti futili od irrilevanti – definendo una priorità per valori, che orienti le scelte dello Stato verso la salvaguardia del paziente e della sua qualità di vita – parafrasando Cicerone. E’ oggi il momento di saper dire no alla seduzione dell’abbondanza delle ridondanze senza valore, ed enfatizzare il ruolo del valore dei farmaci nel processo regolatorio e di autorizzazione al commercio – il reale pilastro per il raggiungimento ed il mantenimento dell’universalismo in oncologia”.

Fonte: Mahase, E. (2019). EU drug approval should include price evaluation, says expert panel. BMJ, l6591. doi:10.1136/bmj.l6591

Dott. Raffaele Giusti
Dirigente Medico UOC Oncologia Medica
Azienda Ospedaliero Universitaria Sant'Andrea
Roma


Dott. Dario Trapani
Università di Milano, Dipartimento di Oncologia ed Ematologia
Istituto Europeo di Oncologia, IRCCS, Divisione Sviluppo Nuovi Farmaci
Milano
23 novembre 2019
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