28 ottobre -
Gentile Direttore,
abbiamo letto ciò che il Nursind ha dichiarato
in una nota il 4 ottobre riguardo l'accordo raggiunto tra Azienda Toscana Nord Ovest con le OO.SS., in cui Snami, sindacato di maggioranza assoluta tra i medici della stessa azienda con circa il 65% degli iscritti, ha tenuto banco per quasi tutto l’anno corrente, e dobbiamo dire che le reazioni scomposte e cistifelliche di Nursind, sindacato di un’altra categoria professionale all’indomani del grande successo sindacale di Snami, sono parse più generate forse dai mali cronici di cui è affetto il nostro Sistema Sanitario, che dalla lotta tra classe medica ed infermieristica.
Certamente ci sono sembrate inopportune nei metodi (è normale che un sindacato di infermieri reputi illegittime le conquiste sindacali di un sindacato di professioni mediche?), quando non approssimative e dozzinali nel merito, asserendo addirittura vere e proprie falsità riguardo alle retribuzioni dei medici 118 convenzionati della Asl Toscana Nordovest.
L'accordo ottenuto a seguito di una battaglia che solo Snami ha condotto senza quartiere, coinvolgendo i colleghi medici del 118 che da anni svolgevano anche attività in Pronto Soccorso, senza alcun accordo che ne disciplinasse l’opera o riconoscimento aggiuntivo, è nata anche dall'esigenza di uniformare gli accordi quadro per i Medici dell’Emergenza Sanitaria Territoriale (EMS) convenzionati delle ex Asl della Usl Nord Ovest, accordo che la ex USL5 Pisa aveva già attuato nel 2007. Questi medici sono da anni impiegati in deroga al contratto da essi firmato, anche come medici in Pronto Soccorso e sono totalmente esclusi dal sistema di garanzia (ferie, malattia, gravidanza, tutela legale, tredicesima TFR) applicato alla dirigenza medica che pur svolge la stessa tipologia di lavoro.
Ecco perché lo Snami auspica da anni il passaggio del personale medico convenzionato alla dirigenza, tematica della quale Nursind certamente è l’ultimo soggetto titolato a parlare.
Inoltre stante la carenza cronica di personale, i medici del 118 grazie al loro senso di abnegazione, hanno coperto per anni turni sia sul 118 che nei Pronto Soccorso che altrimenti sarebbero rimasti privi di personale medico a tutto svantaggio della sicurezza dei pazienti.
Infatti questa faticosa trattativa tra Snami e Azienda ha consentito il rientro dello stato di crisi dei Pronto soccorso ed il riconoscimento lavorativo della professionalità e responsabilità dei medici convenzionati 118 che lavorano quotidianamente a contatto con infermieri altrettanto responsabili e altrettanto professionali.
I servizi alla cittadinanza sono per lo Snami garantiti al meglio nella programmazione di un sistema integrato con medico ed infermiere sull'automedica, il meglio che il sistema 118 possa offrire in tema di sicurezza al cittadino: su tale organizzazione vorremmo conoscere la posizione ufficiale del Nursind, dato che nel suo intervento, il loro referente ha saputo indulgere solo in discutibili recriminazioni e rivendicazioni di interessi di bottega.
Il “divide et impera” è da sempre strategia di successo impiegata dai vertici della gestione sanitaria pubblica per ridurre i costi e sevizi al cittadino.
Un medico convenzionato costa all'Azienda circa il 30 % in meno del collega dipendente anche se ha le stesse mansioni; e gli aumenti di salario nei nostri settori, basta vedere i contratti per la dirigenza medica ed infermieristica, si riducono spesso ad una manciata di spicci.
Per decenni siamo andati incontro ad una contrazione di spesa sanitaria, riduzione di personale sanitario, diminuzione dei servizi erogati, aumento della burocrazia, blocco dei turn over e degli stipendi, aumento della spesa privata per la sanità.
Tutto questo è avvenuto nell’assordante silenzio, se non con il beneplacito assenso, della maggioranza delle sigle sindacali che rappresentano sia i medici che gli infermieri ed è stato perpetuato da una certa visione politica che voleva contrapposti il mondo degli infermieri a quello dei medici e che ha generato una spaccatura anche nella lotta comune contro le ingiustizie lavorative.
Non sarebbe stato meglio se il Nursind anziché impiegare le proprie energie ed i danari dei propri iscritti in lagnanze improbabili e claudicanti procedimenti legali volti ad annullare le giuste e più che legittime rivendicazioni ottenute da Snami per i Medici, avesse combattuto - al nostro fianco- per ottenere un miglioramento delle condizioni lavorative non solo dei medici ma anche degli infermieri?
Per questo motivo, Snami si dichiara fin da ora disponibile, ferma restando la distinzione dei rispettivi ruoli in campo sanitario tra medici ed infermieri sulla quale non transigeremo mai, ad instaurare una fattiva collaborazione/colloquio con il Nursind onde aumentare l’incidenza sinergica delle rispettive azioni sindacali d’ora in poi.
Dott Alessio Lambardi
Presidente Snami Toscana
Dott Paolo Bencini
Cimo Snami Toscana