19 luglio -
Gentile Direttore,
dopo le continue richieste ed insistenze della CISL Medici, infatti, forse (FORSE) la parte pubblica è più disposta ad affrontare con effettiva volontà il visibile problema della scarsa appetibilità della professione medica nella sanità pubblica, problema che riguarda TUTTI, ma in special modo (cfr. i ripetuti comunicati della CISL Medici sull’argomento) i giovani medici, coloro sui quali si dovrà basare il SSN e – di conseguenza – tutto il futuro del Paese.
Sembra infatti che l’A.Ra.N. sia disponibile a prevedere, nelle disposizioni del CCNL in trattativa in questi giorni, apposite garanzie, risorse per questi giovani colleghi, ingiustamente penalizzati e quindi per niente motivati ad entrare nella sanità pubblica. Ci batteremo e vigileremo fino all’ultimo momento affinché questa non resti solo una vacua promessa.
Ci preme però adesso, in particolar modo, trovare risposte per tutti i colleghi che devono giornalmente confrontarsi con il “disagio lavorativo”, sia esso organizzativo o, come sempre più spesso succede, psico-fisico, a causa delle gravissime carenze strutturali, economiche e di risorse umane, e a causa anche delle odiose e ripetute aggressioni fisiche e verbali che i professionisti della sanità subiscono ogni giorno.
Queste cose – in una nazione che voglia definirsi (ed essere riconosciuta) come civile – non possono esistere. Il Governo deve porre fine alla stucchevole manfrina del “vorrei ma non posso” e del “forse il prossimo anno”. Pretendiamo attenzione, risposte e risorse adeguate. Fin da questo contratto.
Ed è per questo che continueremo a pretendere di migliorare un testo che ancora non ci soddisfa, anche se – MOLTO lentamente – inizia a recepire alcune delle nostre rivendicazioni.
La sanità italiana merita di più di quanto ha ricevuto finora. La CISL Medici chiede di più di quanto faticosamente ottenuto finora. E le regioni e l’A.Ra.N. devono sapere con certezza che se ci saranno apprezzabili miglioramenti con il ricevimento delle nostre richieste il contratto potrebbe arrivare in porto.
Biagio Papotto
Segretario nazionale Cisl Medici