18 aprile -
Gentile Direttore,
chiediamo pubblicamente al presidente Mario Oliverio un sussulto di dignità: impugni al Tar del Lazio sia il decreto del Governo, sia le conclusioni del
tavolo di verifica al Mef che non hanno tenuto conto delle controdeduzioni della Regione. Oggi la Calabria viene mortificata e ridotta a colonia inesistente del potere centrale.
Le dichiarazioni del ministro Grillo, che ha anticipato i termini del
decreto, sono veramente inaccettabili. Il Governo avrebbe dovuto rivedere la norma sul commissariamento che sta strozzando la sanità calabrese e invece mette le mani su un potere regionale, sancito dalla Costituzione, decretando peraltro che gli acquisti debbano avvenire attraverso le altre Regioni!
Questo significa la morte della sanità calabrese, ma è anche un antipasto di come ci considerino a Roma (o a Milano…).
Cotticelli e Schael avevano già i poteri per intervenire sulle Asp inadempienti e se è vero che i conti della Regione non sono stati tenuti neppure in considerazione, siamo dinanzi a un precedente mostruoso.
Attenzione, noi non difendiamo Oliverio ma il principio dell’autonomia che viene ribadito per tutte le regioni italiane, tranne che per una.
E’ una vergogna senza fine che, peraltro, non dice nulla sui problemi del precariato.
Dora Gallo
Movimento Precari Sanità Calabrese