17 aprile -
Gentile Direttore,
leggo su
QS di ieri la ricostruzione dei fatti in ordine alla più che nota vicenda dei “cartoni” avvenuta all’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria e ritengo doveroso comunicarle alcuni chiarimenti. All’epoca dei fatti ero il rappresentante ANAAO-ASSOMED nell’ambito dell’Intersindacale medica e, pertanto, ho agito nel rispetto dello Statuto dell’Associazione e secondo le norme dettate dal senso civico, in una Città dove l’omertà (principio fondante del fenomeno masso-mafioso) è la regola, ho portato a conoscenza della cittadinanza una grave carenza assistenziale non senza aver tentato, prima, l’eliminazione della stessa carenza.
In proposito colgo inoltre l’occasione per chiarire che il virgolettato a me attribuito, ripreso anche da QS, non corrisponde a quanto da me dichiarato all’epoca dei fatti.
In realtà l’Azienda con la sospensione di sei mesi inflitta ad un rappresentante sindacale ha voluto intimidire tutte le Associazioni sindacali e quanti avessero intenzione di portare a conoscenza della cittadinanza le disfunzioni create dall’Amministrazione. Non sto qui ad enumerare le illegittimità già segnalate alla Procura della Repubblica competente ed alla Procura regionale della Corte dei Conti ed altri in via di segnalazione.
Aggiungo che ho sempre rivolto, prima di esporre i fatti alle Autorità giudiziarie, inviti alla correzione delle illegittimità ai vertici aziendali ed a chi li ha nominati senza ottenere risposta alcuna ma in questa Azienda il dialogo con le Associazioni sindacali è gravemente carente.
Infine, mi duole che il Giudice del Lavoro non sia entrato nel merito della vicenda che avrebbe visto, a maggior ragione, l’accoglimento totale del ricorso del dr. Caminiti avendo egli doverosamente interpretato in modo più che corretto il proprio ruolo sindacale. Purtroppo il Giudice del Lavoro non è potuto entrare nel merito in quanto l’Azienda si è dimostrata incapace perfino di inviare una raccomandata al giusto indirizzo!
Infine, ove volesse constatare l’attuale andamento delle cose,
a questo link una testimonianza di una paziente (e non di un sindacalista) relativamente ad una sua recente esperienza in ospedale.
Tanto le dovevo per amore di verità e per ristabilire il giusto ordine delle cose.
Dr. Gianluigi Scaffidi