6 marzo -
Gentile Direttore,
nel settembre 2017 ci è venuto in mente di aprire
un sito con annesso blog dedicato alla sanità marchigiana. Ci è sembrato valesse la pena descrivere questa esperienza “locale”. Una minima autopresentazione. Siamo due medici di sanità pubblica di cui uno (CMM) in pensione e l’altro (RA) ancora attivo nel Servizio Sanitario Regionale delle Marche.
Il nostro punto di partenza, maturato in alcuni anni di lavoro comune in Regione nella prima metà degli anni 2000, è stata la convinzione che il dibattito pubblico sulla sanità mancasse nelle Marche di riferimenti a dati ed analisi e che, conseguentemente, l’attività programmatoria finisse col trascurare le criticità del sistema.
Per questo abbiamo scelto come slogan “In God we trust; all others bring data”, attribuita a
W. Edwards Deming, ma pare ci sia una disputa al riguardo.
Nel blog accanto al filone “guardiamo i dati” (con una biblioteca con tutti i documenti on line sulla sanità marchigiana e i link ai principali documenti – bilancio, performance, ecc - delle Aziende Sanitarie) c’è quello “guardiamo gli atti”.
Nelle Marche, infatti, è particolarmente spiccata la tendenza ad una produzione molto intensa di atti in assenza del monitoraggio delle ricadute degli stessi. Questo è anche frutto della logica con cui il Ministero monitora l’erogazione dei LEA da parte delle Regioni attraverso il cosiddetto sistema degli adempimenti, fortemente sbilanciato ad una loro valutazione formale.
Che impatto abbiamo avuto? Nel 2018 ci sono state oltre 113.000 visite e i post più letti superano spesso i 1000 utenti: molti o pochi? Certo sufficienti ad allargare il numero di coloro che riescono a vedere un po’ meglio dentro la politica regionale e ad avere una idea più consapevole delle criticità di sistema. E ogni tanto siamo invitati a iniziative pubbliche come blogger (chi lo avrebbe mai detto?).
Nella sanità pubblica, che continua giustamente ad essere un vanto di questo Paese, ci sono -come vede bene ogni operatore dall’interno - moltissime aree di miglioramento (ad esempio nelle Marche il recupero dei 70 milioni di euro di eccesso di spesa farmaceutica).
Per poterle affrontare occorre però un dibattito pubblico maturo e basato sui numeri che superi la discussione sugli ospedali (da chiudere/riconvertire o da aziendalizzare) e apra il sistema ad una visione strategica delle azioni utili alla salute, a partire dalla prevenzione e dalla gestione della cronicità.
Tutto questo, come abbiamo scritto nel blog,
Per non trovarci a dire di aver solo mandato avanti i treni...
Claudio Maria Maffei e Remo Appignanesi