22 gennaio -
Gentile Direttore,
nell’aprile del 2011 mi sono trasferito dall’Aorn Moscati di Avellino, all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno, in qualità di Anestesista-Rianimatore. Giunto a Salerno, mi rendo conto che anche qui l’Azienda sta commettendo un illecito, poiché trattiene il 5% della tariffa oraria prevista dall’art. 14 comma 6) del CCNL 03/11/2005, retribuendo con E. 57 lordi/ora (invece di E. 60/ora) il lavoro effettuato in regime di A.L.P.I. intraziendale, cioè le cosiddette prestazioni aggiuntive che l’Azienda può richiedere ai propri dipendenti per garantire prestazioni essenziali o ridurre le liste d’attesa.
Chiedo, sia a voce sia per iscritto, più volte chiarimenti e spiegazioni in merito sia ai colleghi sindacalisti (e non) sia alla Direzione Aziendale, e ovviamente le giustificazioni fornitemi sono assolutamente fuori dalla legge: all’inizio mi rispondono anche i colleghi sindacalisti (di altri sindacati) “il 5% compete all’Azienda - lo dice il Contratto” oppure “c’è un accordo sindacale che sancisce questo prelievo”, e quando chiedo in quale articolo del contratto oppure di mostrarmi quest’accordo, nessuno riesce a farmi vedere alcunchè!
L’Azienda, da parte sua, ribadisce che questa trattenuta è prevista dal contratto, ed esiste il regolamento per la libera professione intramuraria che a sua volta lo prevede, quindi per loro la questione è chiusa ed io sono soltanto un “seccatore” anche male informato!
Purtroppo, nonostante le mie ripetute lettere e perfino diffide, a non effettuare questa trattenuta ed a restituire quanto fino a quel momento sottratto, per tutto il 2011 il 2012, l’Azienda ha sempre fatto orecchie da mercante.
A metà del 2012, dietro mie insistenze, finalmente l’ennesimo nuovo Direttore Generale dell’epoca richiede addirittura un parere all’ARAN circa la liceità di questa trattenuta; a fine 2012 la risposta dell’Aran conferma (anche se in linguaggio alquanto “burocratese”) quanto io sostenevo da circa due anni, anche contro l’opinione degli illustri colleghi sindacalisti!
La direzione aziendale a quel punto fa sospendere la trattenuta del 5% sulle prestazioni richieste da allora in poi, e addirittura fa restituire a tutti i medici dell’Azienda metà del 5% trattenuto nel 2012 , non potendo recuperare tutto il denaro poiché non si capiva bene chi avesse preso in Azienda questo 5% ed in cassa, al momento, non c’era tutti i soldi necessari!
Non mi sono fermato e, nonostante io dovessi avere soltanto una piccola parte del 2012 e poche ore effettuate nella seconda metà del 2011 (ho preso servizio il primo aprile 2011), a nome del sindacato ho sempre richiesto la restituzione della trattenuta effettuata negli anni passati, fin dal Novembre 2005, per tutti i colleghi dipendenti dell’Azienda.
Coinvolgo, dopo numerose riunioni, circa 30 colleghi (per l’esattezza siamo 32 in totale) e diamo mandato allo studio legale di adire le vie legali, nel corso del 2016 e presentiamo l’atto di citazione in giudizio presso il Giudice del Lavoro del Tribunale di Salerno.
Il 17 gennaio 2019, sciogliendo la riserva che aveva avanzato, il giudice emana la sentenza in cui ci dà ragione per la restituzione della trattenuta del 5% anche per gli anni dal 2006 al 2012; adesso dobbiamo attendere i 60 giorni entro i quali il giudice ci farà conoscere le motivazioni di tale sentenza e la somma, comprensiva di interessi e rivalutazione secondo legge, che ogni ricorrente dovrà ricevere, (dai nostri calcoli, si va da un minimo di circa 3000 euro ad un massimo di circa 13000 euro per ogni ricorrente).
Questo è il “breve” resoconto di una storia di una vertenza sindacale in difesa del salario dei medici della dirigenza sanitaria che ha portato il nostro sindacato. SMI-FVM attraverso la mia attività, a ottenere il giusto riconoscimento delle nostre richieste, sempre tese al rispetto del contratto e dei diritti dei colleghi che si affidano a noi e che delegano a rappresentarli.
Giancarlo Petrosino
Segretario Aziendale A.O.U. di Salerno dello SMI-FVM