24 dicembre -
Gentile Direttore,
siamo lusingati dal fatto che l'assessore regionale alla Salute, Dr Arru,
ribadisca che NurSind non ha firmato il CCNL, infatti siamo convinti che tale ultimo CCNL non meritasse alcuna firma da parte di nessun rappresentante dei lavoratori, poiché è evidente che risulta peggiorativo rispetto ai precedenti e consente ampi margini discrezionali al datore di lavoro a discapito delle tutele previgenti, nonché della sicurezza per i pazienti.
Tuttavia, preme ribadire che per quanto attiene la fattispecie in argomento, ossia la facoltà del dipendente di richiedere il recupero e/o il pagamento dell’orario di lavoro prestato in giornate festive infrasettimanali, l’ultimo CCNL non afferma affatto che i festivi infrasettimanali non vadano retribuiti, anzi, nel richiamare esattamente quanto enunciato nei precedenti contratti, il pagamento sarebbe appunto dovuto.
Non ci pare il caso di chiedere all'assessore di andare a rileggersi il CCNL prima di esternare certe affermazioni, ma riteniamo opportuno riportarLe lo stralcio contrattuale in discussione di cui all’art. 29 c. 6:
“L’attività prestata in giorno festivo infrasettimanale dà titolo, a richiesta del dipendente da effettuarsi entro trenta giorni, a equivalente riposo compensativo o alla corresponsione del compenso per lavoro straordinario con la maggiorazione prevista per il lavoro straordinario festivo”.
Riguardo alla causa persa a cui il Dr Arru fa riferimento, precisiamo che la stessa è oggetto di ricorso, poiché tale giudizio sinceramente suscita oggettive perplessità. Comunque ringraziamo ugualmente l'assessore per darci l’opportunità di rendere edotti i lettori che l’ATS è stata accusata da NurSind di non aver rispettato quanto previsto dalle norme in merito al doveroso contingentamento del personale in caso di proclamato sciopero, norme e accordi che di fatto non venivano mai rispettati fino alla nostra denuncia. L’obiettivo Dr Arru, non era certo vincere una causa, che peraltro deve ancora intraprendere il completamento del percorso possibile nell’ordinamento italiano, bensì, educare gli amministratori a rispettare le regole.
Infine, preghiamo l'assessore di non offendersi se rispediamo al mittente le allusioni espresse con i termini di “strumentalizzazione e personificazioni”, primo perché il NurSind non strumentalizza affatto le questioni, men che meno da un punto di vista politico, le ricordo che il rappresentato sindacato non è schierato o allineato politicamente, ma persegue quale bene precipuo la qualità assistenziale da erogare a tutti cittadini, in secondo luogo, qualsiasi riferimento nelle iniziative sindacali non mira certo alla persona del Dr. Arru, ma al ruolo che riveste e alle scelte operate in sinergia con la direzione sanitaria regionale, le quali, di fatto, penalizzano chi garantisce la continuità assistenziale nelle festività infrasettimanali.
Fabrizio Anedda
Coordinatore Regionale NurSind Sardegna