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QS Edizioni - giovedì 28 novembre 2024

Lettere al Direttore

I vaccini e un paese ormai oppresso dall’ingnoranza

di Vito Nicola Gaudiano
10 agosto - Gentile direttore,
vorrei, se Lei me lo permette, ringraziare pubblicamente la collega Silvia Braccini per la bellissima lettera che ha giustamente inviato alla Senatrice Taverna sul problema delle vaccinazioni. E' proprio vero il nostro paese mai come oggi è oppresso dall'ignoranza e dal populismo e mai come oggi il rapporto tra Scienza e Diritto è diventato oltremodo difficile. Ma se la Scienza non può procedere senza il rispetto dei limiti imposti dalla tutela della dignità e dei diritti della persona, allo stesso modo il Diritto (per es. il diritto scolastico) non può imporre scelte che coinvolgano la salute delle persone senza tener conto delle più aggiornate ricerche scientifiche.
 

I casi Di Bella, Stamina e oggi Campagna no vax, rappresentano, oltre che una sconfitta della sanità del nostro paese, l'epifenomeno di un malinteso concetto del diritto, fenomeno che negli USA viene chiamato "science denialism" il negazionismo della scienza.

L'Italia ha scuse storiche per temere la scienza (come la Chiesa, gli epigoni di Benedetto Croce) e a molte generazioni di italiani è stato inculcato che non conoscere i classici è inaccettabile, non sapere di scienza un vezzo da esibire.

Il negazionismo della scienza nel nostro paese è il risultato di cattive scelte politiche da un lato e di resistenza culturale dall'altro, per cui diffondere la scienza è necessario per fare tutti insieme la guerra all'ignoranza.

"C'è un solo bene il sapere e un solo male l'ignoranza " (Socrate).
Grazie dott.ssa Braccini per aver ricordato a tutti noi medici, ma soprattutto al Ministro che è un medico prima di essere un politico, che i valori fondanti della nostra professione sono l'etica, la scienza e l'autonomia a cui qualunque medico non dovrebbe mai rinunciare ricordando che fare il medico è davvero un privilegio.
 

Vito Nicola Gaudiano 
Medico Nefrologo
10 agosto 2018
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