5 aprile -
Gentile direttore,
riteniamo doveroso ribadire alcune puntualizzazioni al vostro
articolo di mercoledì 4 aprile. Il giorno 22/3 la RSU e la Fp Cgil hanno convocato in assemblea i lavoratori dei servizi ausiliari, a seguito della comunicazione informale della azienda di voler procedere alla esternalizzazione del servizio.
L’assemblea ha dato mandato alla RSU di rendersi disponibile al tavolo e valutare le condizioni che l’azienda avrebbe posto, avendo in mente alcune coordinate imprescindibili mantenimento dei posti di lavoro, mantenimento del salario, mantenimento dei diritti esigibili e acquisiti dai lavoratori.
In quell’occasione ci esprimemmo come organizzazione per dire ai lavoratori che se ci fossero state le condizioni saremmo tornati con una proposta, in alternativa si sarebbe aperto un periodo di conflitto con l’azienda.
L’azienda ci ha convocati al tavolo aziendale il giorno 26 marzo e nella sede dell’incontro ha dato lettura della comunicazione approntata per aprire una procedura di licenziamento collettivo per cessazione dei posti di lavoro e esternalizzazione del servizio.
Come organizzazione legittimata al tavolo con la RSU, abbiamo chiesto di sospendere la procedura e di cercare una soluzione che evitasse i licenziamento collettivo, rendendoci disponibili fin da subito al confronto.
Del risultato della giornata abbiamo informato i lavoratori e pubblicato il verbale della riunione con l’azienda: sostanzialmente ci siamo dati due giorni per valutare se vi fossero le condizioni per una soluzione condivisa.
Il risultato delle trattative è l’ipotesi di accordo del 28 marzo che è stata data a tutti i lavoratori durate l’assemblea convocata il 29 e che riteniamo sia percorribile per tutti perchè raggiunge gli impegni presi in assemblea nel mandato alle organizzazioni e alla RSU.
La procedura di licenziamento collettivo non è mai partita e quindi non ha richiesto la convocazione formale.
Temiamo che il terrorismo agito nei nostri confronti porterà davvero a una procedura di licenziamento collettivo, e questo determinerà si la perdita di posti di lavoro per gli ausiliari di San Donato.
FP CGIL Milano