27 marzo -
Gentile Direttore,
si parla ancora, ogni giorno di violenza sulle donne, mogli, mamme, figlie, bambine. Spesso si legge che la persona era stata segnalata alle forze dell’ordine per comportamenti violenti. Possibile, mi chiedo, che non esista un modo per impedire che avvengano queste tragedie? La volontà di impegnarsi da parte di tutti (istituzioni, forze dell’ordine ) è stata più volte manifestata, le leggi sono state scritte ma non si riesce ad avere un’organizzazione che renda coordinati gli interventi sia nel senso di far emergere ed intervenire in maniera decisa sulle denunce che nel senso di offrire alle vittime di violenza un percorso sicuro ma anche una prevenzione che si basi sull’intervento dei servizi di salute mentale delle Asl.
L’Osservatorio Nazionale della Professione Medica ed Odontoiatrica al Femminile della FNOMCeO, da me coordinata nel triennio 2015-2017,
ha elaborato un documento che dopo essere stato approvato dal Comitato centrale, è stato inviato dalla Presidente di allora (Roberta Chersevani) a tutti i Presidenti degli Ordini provinciali Italiani per sollecitare le Regioni e, per loro tramite, i Direttori generali di Asl e ospedali sulla verifica e stato di attuazione dei percorsi dedicati e sulla formazione degli operatori nelle realtà di competenza. (Legge di stabilità del 2016 n. 285 approvata il 28 /12/ 2015 “Percorso tutela vittime di violenza”).
Più recentemente, l’8 febbraio scorso, la FNOMCeO ha inviato a tutti gli Ordini provinciali la
Comunicazione con il Decreto ministeriale inerente “Le linee guida nazionali per le Asl ed AORN in tema di soccorso ed assistenza sanitaria socio-sanitaria alle donne vittime di violenza” in modo che si possano attivare i percorsi rosa. Speriamo che in tutta Italia i vari ospedali si organizzino in tal senso in maniera capillare e non più a macchia di leopardo, come è accaduto fino ad ora, formando in maniera adeguata le varie figure professionali che entreranno nel percorso e garantendo alle donne la giusta assistenza e supporto in tutte le fasi. La donne vittime di violenza devono essere prese in carico dal momento in cui accedono al PS e seguite successivamente anche sul territorio.
Maria Erminia Bottiglieri
Presidente Omceo Caserta
Coordinatrice 2015-2017 dell’Osservatorio Nazionale della Professione Medica ed Odontoiatrica al Femminile della FNOMCeO